Barletta, Dario Damiani (intervista): 'Avevo già previsto quanto sta accadendo in queste ore'

di Nicola Ricchitelli - Non sono giorni facili per la città di Barletta. La convivenza forzata con i ratti che da qualche giorno hanno letteralmente invaso le vie delle città, le problematiche legate alla raccolta porta a porta, l’aumento spropositato della Tasi, la pagliacciata dai contorni drammatici che ha preso forma durante il consiglio comunale di qualche settimana fa tra segretario comunale e sindaco.

Questi sostanzialmente i temi affrontati nella chiacchierata avuta con uno dei massimi esponenti dell’opposizione Dario Damiani.


D: Dott. Damiani, a Barletta esiste ancora l’opposizione, un'opposizione? Come mai l’unica voce politica fuori dal coro negli ultimi tempi sembra essere la sua?
R:«La mia non è una voce fuori dal coro la mia è la voce dell'opposizione le cose che dico e sostengo sono sempre concordate con i miei colleghi consiglieri di centro destra. Ci riuniamo periodicamente quasi tutte le settimane e prepariamo i temi da affrontare, quindi una opposizione c'è. Purtroppo in questo momento di "anti politica a prescindere" anche le opposizioni subiscono questo trattamento, la gente si vuole oramai autogestire non ha più voglia di delegare ad altri. Posso assicurare che ci siamo come centro destra e stiamo anche lavorando ad un programma amministrativo alternativo al disastro di anni di cattiva politica di centro sinistra».

D: Due sono i temi del momento qui a Barletta: il fattore T, Tasi e Topi. Partiamo dalla prima, la cittadinanza è davvero inviperita…
R:« Avevo già previsto quanto sta accadendo in queste ore proprio a dimostrazione che c'è una opposizione lo scorso 8 settembre prima dell'approvazione del bilancio in consiglio comunale abbiamo incontrato i cittadini per spiegare loro che la manovra finanziaria che il comune si apprestava a varare, sarebbe stata devastante per le tasche , in particolare la TASI al 3,3per mille cioè al massimo, di qui la nostra proposta fatta, ma bocciata dal centro sinistra, per una TASI al minimo 1 per mille in modo da far pagare tutti ma di meno. Quindi le proteste della gente sono legittime, l'amministrazione ha esagerato».

D: Altra immagine che sta facendo bella mostra di sé è quella dei topi che stanno letteralmente invadendo la città…
R:« Quando il gatto non c'è i topi ballano" potremmo dire, visto che abbiamo una amministrazione distratta su tutto anche i topi approfittano di questa situazione ed escono allo scoperto. Il sistema porta a porta sta causando molti disagi, come ogni rivoluzione lascia sul campo morti e feriti. Si può fare molto meglio e di più, nei prossimi giorni porteremo all'attenzione della cittadinanza le nostre proposte migliorative del servizio. Da quando è partito il porta a porta stiamo girando per la città raccogliendo proposte e suggerimenti dei cittadini ma anche delle attività commerciali».

D: Quale la sua opinione circa quanto accaduto nell’ultimo consiglio comunale tra sindaco e segretario?
R: «Una brutta vicenda figlia anche di un nervosismo politico che da mesi anima il centro sinistra. La situazione precipita giorno dopo giorno, le responsabilità sono tutte in capo al primo cittadino, lui ha scelto la squadra politica da affiancarsi, lui ha scelto il segretario generale, lui ha scelto i dirigenti, l'organizzazione degli uffici e dei servizi cioè della macchina amministrativa è una sua specifica prerogativa, non può attribuire ad altri le colpe oppure all'opposizione che fa ostruzionismo. Le scelte sono state le sue come giusto deve essere una maggioranza governa una opposizione controlla».

D: Le due amministrazioni Maffei e Cascella in cosa si differenziano e quali i punti in comune?
R: «Qualcuno oggi in città rimpiange Maffei, proprio per evidenziare come l'amministrazione Cascella segni il passo anche rispetto all'immobilismo di quegli anni. Entrambi sono comunque uniti da un filo conduttore: la coalizione di centro sinistra, i suoi uomini e donne sono sempre gli stessi, una coalizione che oramai ha perso la spinta propulsiva che ha avuto negli anni con le Amministrazione del compianto Sindaco Salerno, un centro sinistra che non ha nulla di nuovo da presentare alla città se non sterili personalismi. E lo stesso centro sinistra che ha causato il blocco amministrativo di questi giorni, e lo stesso centro sinistra che lascia in eredità oltre 10 milioni di euro di debiti fuori bilancio che oggi mettono questa amministrazione sul lastrico finanziario. La musica è sempre la stessa anche se il direttore d'orchestra è cambiato».

D: Guardando la città con gli occhi di un turista in questo momento che Barletta vedrebbe?
R:«Vedo una Barletta che può proiettarsi verso un turismo culturale di primo livello: De Nittis, il Castello, il busto di Federico, il Museo, Palazzo della Marra, le cento chiese, Annibale e Canne, questo è il nostro patrimonio più importante da valorizzare».

D: E a lei? Quale la cosa che le fa più rabbia?
R:«Mi fa rabbia che il tempo passa inesorabile e la mia città, la città capofila di un territorio che è cresciuto intorno a Barletta, invece di fare passi in avanti arranca e la politica quella con la P maiuscola è sparita dalla circolazione. Barletta è una città che ancora oggi esprime le migliori potenzialità in campo imprenditoriale, professionale, culturale, scientifico, universitario, l'associazionismo, il terzo settore, tanto e tanto, c'è bisogno di riannodare i fili che legano i cittadini alla città».

D: A quanto pare è iniziato il momento delle inaugurazioni e quindi la campagna elettorale in vista delle regionali, in che modo il centrodestra barlettano si avvicinerà a questo appuntamento?
R:« Le regionali viaggiano su due livelli diversi: la scelta del candidato presidente della giunta al momento in discussione su tavoli politici nazionali, mentre le liste dei candidati al consiglio su base provinciale. In questa sede bisognerà preparare le liste più forti che spingono il candidato presidente alla vittoria. A Barletta il centro destra ha già una posizione forte avendo un consigliere regionale uscente, ed è proprio per questo che il nostro impegno sarà al massimo proprio per riuscire a mantenere la posizione in Regione».

D: Secondo lei la data della elezioni anticipate è stata già fissata qui a Barletta?
R:«sicuramente è una amministrazione con le ore contate! Non c'è una data ma le prossime elezioni regionali posso essere sicuramente uno spartiacque».