Ancora senza stipendio i dipendenti del Presidio G.M.S. “Padre Pio” di Capurso

di Vittorio Polito - Nonostante l’accordo tra la Regione Puglia, i rappresentanti sindacali e gli amministratori del Presidio “Padre Pio” di Capurso, i quali ultimi si sono impegnati a pagare stipendi e quant’altro ai dipendenti della struttura di riabilitazione “G.M.S. S.P.A.” entro il 18 febbraio scorso,questo non è avvenuto, ed il personale è nuovamente in agitazione nel tentativo di far rispettare, oltre il contratto di lavoro, anche i recenti accordi. La Direzione Generale della A.S.L. Bari, ribadisce con fermezza, che ha sempre pagato le prestazioni erogate dalla ‘PadrePio’ nel rispetto dei tempi indicati nel contratto sottoscritto e lo stesso acconto di €450.000 per la remunerazione delle prestazioni erogate nel mese di dicembre 2015, è stato emesso in anticipo rispetto alle scadenze stabilite dall’accordo contrattuale sottoscritto (45gg. dalla consegna della valida documentazione, avvenuta per le prestazioni di dicembre 2015 solo il 19/01/2016), tanto operando nell’esclusivo fine di tutelare la dignità occupazionale e il benessere fisico, mentale e sociale dei lavoratoricoinvolti,nonché nel precipuo interesse pubblico di salvaguardare la qualità delle prestazioni riabilitative ex art. 26 L. 833/178 erogate all’utenza dalla struttura di Capurso. La qualità delle prestazioni, la professionalità del personale medico e tecnico, sono i punti di forza del Presidio di Riabilitazione,in grado di soddisfare ogni esigenza, impongono all’Azienda, l’assolvimento dei propri doveri nei confronti del personale di ogni ordine e grado che a tutt’oggi lavora con coscienza senza sapere se e quando verrà pagato. La situazione sta raggiungendo nuovamente alti gradi di tensione per cui si rende nuovamente necessario l’intervento della Regione per garantire il rispetto dei lavoratori e ristabilire il riequilibrio del disservizio che inevitabilmente si crea. I dipendenti, non avendo ricevuto alcuna garanzia sulle retribuzioni arretrate, né tanto meno sul futuro dell’attività lavorativa, sono in stato di agitazione prevedendo altre forme di lotta per il ristabilimento della situazione creditoria nei confronti della “G.M.S. San Pio” di Capurso.