Il corteo storico: danza aerea mozzafiato per il santo patrono

di LUIGI LAGUARAGNELLA — E’ stato il corteo della gente, dei colori, dell’arte. Il percorso che dal castello Normanno Svevo ha condotto i figuranti, i timpanisti, gli sbandieratori, i giocolieri, i cavalli, la caravella fino alla basilica di San Nicola passando da corso Vittorio Emmanuele ha confermato le aspettative del regista Brollo.

Il lungo percorso ha animato la strada coinvolgendo la gente, davvero tanta ai bordi delle strada per non perdersi il corteo storico che apre ufficialmente la festa patronale di San Nicola. I colori dei costumi, il talento dei timpanisti, i giocolieri hanno appassionato la vista dei bambini. Il corteo ha unito storia e folclore: le icone, l’abate Elia, le rappresentazioni dei tre miracoli ben inscenati dai bambini e dai figuranti si sono mescolati con l’arte. Ad aprire il corteo c’erano tre grandi palloni a simboleggiare i miracoli, ma ciò che ha attirato maggiormente l’attenzione della gente a rimanere tra la folla, ma con lo sguardo rivolto verso il cielo è stato lo spettacolo di danza aerea ideato di Elisa Barucchieri di Rexestensa: appesa ad un grappolo di palloni una ballerina volteggiava e danzava con emozionante grazia; altri danzatori ondeggiavano dai fili da un’impalcatura attaccata ad un tir.

Uno spettacolo di eleganza e originalità. Una danza che solo guardandola rendeva maggiore la consapevolezza della capacità dell’uomo di compiere piccoli miracoli. La danza aerea era in coda al corteo che giunto dinanzi la basilica ha dato sfoggio di altri, suoni, colori che hanno ribadito il messaggio di questa festa: l’incontro, lo scambio di culture, la forza di un santo che unisce tante generazioni da oltre mille anni. E’ la storia della traslazione narrata appassionatamente. E’ la storia dei 62 marinai e dell’abate Elia che portando san Nicola hanno posto le basi della città. L’icona del santo di Myra che prima di entrare nella sua basilica è stata portata dal sindaco Decaro e dal priore della basilica, sotto la visione dei fratelli ortodossi, tra la gente. E’ senza dubbio il santo che più di altri è capace di unire persone e culture, fedi e linguaggi diversi.

Foto e video sulla pagina facebook del Giornale di Puglia.

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