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L'intenso lavoro e le energie profuse in lungo e in largo per lo stivale hanno portato alla raccolta di oltre 2 milioni di firme, 530 mila per ogni quesito referendario. A seguito di vizi di forma su alcuni moduli, però, i promotori hanno preferito attendere e sanare le invalidità , piuttosto che essere precipitosi e perdere anche la minima percentuale del totale. La consegna in Suprema Corte, inizialmente programmata per il 5 luglio, è stata pertanto posticipata ad oggi.
La campagna referendaria nella nostra regione è stata portata a termine con grande successo. Sulle 530 mila firme raccolte, 54.600 sono tutte pugliesi e così ripartite: Bari 29.300, Foggia 7.500, Bat 4.800, Murge (dato nazionale Cobas) 3.900, Taranto 3.400, Brindisi 3.000 e Lecce 2.700.
"2 milioni di grazie a tutti - e siamo stati tanti - quelli che si sono spesi in questi tre mesi.Scrive così Marina Boscaino, editorialista del Fatto Quotidiano, nonchè docente e membro del Comitato per la Legge di Iniziativa Popolare.
Tra un'ora verranno consegnate in Cassazione 515 mila firme a quesito referendario. Un'infinità , ma non sufficienti per stare veramente tranquilli. Firme raccolte sul campo, "mangiando polvere" ai banchetti, parlando con le persone, resistendo alle obiezioni, convincendo, raccogliendo entusiasmo, scetticismo, perplessità , ostilità , speranza, gratitudine. Primavera metereologicamente inclemente, gli ultimi giorni di estate torrida. Siamo stati capaci di richiamare l'attenzione di tanti cittadini su un tema, quello della scuola, che troppo spesso è stato dimenticato".
"I numeri ci dicono che ciò che è mancato - ciò che sarà mancato, se l'obiettivo dovesse non essere ratificato - sono proprio gli insegnanti: 750mila in Italia. Le cifre e le firme raccolte direttamente sui banchetti ci dicono che molti di loro non hanno risposto al nostro appello. E' un monito: la 107 sta entrando nell'orizzonte mentale e nella cultura - dopo l'urlo di rifiuto della scorsa primavera - dei docenti italiani. Di questo parleremo, discuteremo. Discuteremo di come un referendum possa fare a meno di una precedente mobilitazione significativa e profonda, che tenga deste coscienze e intenzioni nelle scuole. Discuteremo del silenzio quasi totale di partiti e movimenti che - al netto di collaborazioni episodiche su singoli territori e fatta salva Rifondazione Comunista, che quasi ovunque si è messa al servizio, secondo le proprie possibilità - hanno taciuto, chi per comodo, chi per ignavia e incapacità , di fronte ai nostri ripetuti appelli. Ci sarà il momento per fare bilanci; e prego sin da ora, se possibile, di evitare la disamina delle situazioni di casa propria, della singola collaborazione - mancata o no - del singolo partito. Della maggiore o minore operatività , efficacia e incisività del singolo sindacato. Da Roma, che come città da sola raggiunge un risultato eccezionale, pari quasi all'obiettivo dell'intero Lazio, e dalla personale esperienza di un banchetto al giorno tutti i giorni tranne 4, con fino a 3 banchetti nei fine settimana, nonché di tutte le riunioni del comitato nazionale, il punto di vista è stato abbastanza ampio per comprendere la complessità del Paese e le "geometrie variabili" con cui i territori si sono organizzare; per sapere che qualcuno di noi ha lavorato da solo, che altri hanno saputo/potuto creare collaborazioni eccellenti. Infine, che c'è chi non ha risposto.
Di tutto questo, ripeto, si troverà modo di parlare. Ma questo è il momento di congratularci ed essere orgogliosi per il lavoro fatto da tanti comitati Lip sul territorio nazionale. Questo è il momento di riposarci, raccogliere idee ed energie per tornare a settembre consapevoli che ci attende la madre di tutte le battaglie: quella del referendum costituzionale, dal quale si dedurrà il futuro più, meno o affatto democratico del Paese. Questo è il momento di ri-pensare la scuola che vorremmo e trasfonderla nella nostra Lip che verrà . Infine, il momento di dire/dirci che - comunque andranno le cose - quest'anno di lavoro (il 12 luglio dello scorso anno la prima assemblea deliberante) indefesso e tutte le relazioni profonde che sono state create tra noi non devono essere vanificate, rinforzate come sono state da questa esperienza. 2 milioni di grazie, dunque. E a presto".