Blitz dello sceicco in Puglia. Salento vs Costa Smeralda?


di FRANCESCO GRECO - Il “blitz” di poche ore di uno sceicco arabo in Salento scatena immediata una ridda di ipotesi. La massima segretezza in cui tutto è avvenuto non lascia trasparire i dettagli. Di certo c'è che verso le 4 del pomeriggio di giovedì scorso, mentre sul Capo di Leuca premeva una cappa di afa e la gente era addormentata nel riposo della controra, in zona “Matine” ad Alessano (Lecce), alla periferia nord-ovest (dove insistono le vecchie cave del carparo), si è sentito un grande rumore. “Abbiamo visto posarsi un elicottero, era di colore rosso”, dicono gli abitanti della zona svegliati di soprassalto.

Due carabinieri della locale stazione erano ad attenderlo per garantire la sicurezza, e subito, richiamati dalla curiosità, sono arrivati i ragazzini del paese con motorini e biciclette. Si è saputo in seguito che poco prima, un aereo privato era atterrato all'aeroporto militare di Galatina, era scesa un'alta personalità araba, forse un principe saudita e si era imbarcata sull'elicottero raggiungendo in pochi minuti il sud Salento. Sulla spianata brulla e assolata delle “Matine” era ad attenderlo un'auto mandata dai Sangiovanni, un'antica e nobile famiglia di Alessano, banchieri storici della Puglia. L'incontro è durato un paio d'ore. Intorno alle 18 e 30 l'auto ha riportato l'arabo al suo elicottero rosso e da qui ha raggiunto Galatina.

Top secret sui motivi del “blitz”. Si può procedere solo per ipotesi. Gli arabi sono interessati al Salento turistico e mirerebbero al replay di quello realizzato sulla Costa Smeralda, in Sardegna, negli anni Ottanta, dove decenni fa, con grossi investimenti e i Sangiovanni hanno dato loro le informazioni necessarie?

Un giornale francese, “Le Quotidien du Tourism”, in un'inchiesta pubblicata qualche anno fa, appurò che il Salento in quanto a ricettività alberghiera è sottodimensionato rispetto alle reali potenzialità. Nel senso che ha solo un'esigua percentuale degli alberghi che potrebbe costruire e riempire. Gli arabi sono forse interessati a investire nel settore sulla costa jonico-salentina? Nel frattempo il Salento è diventato trendy, vorrebbero prender casa anche l'attore Richard Gere e, ultima, la rockstar Madonna.
C'è poi da aggiungere che ad Alessano risiede ormai da anni un famoso birrario belga, Becks, che ha acquistato e restaurato Palazzo Sangiovanni, prezioso esempio architettonico, nel centro antico del paese che diede i natali a don Tonino Bello, nel rione ebraico detto “La Giudecca” (vicino alla banca storica della zona). Il birrario è un melomane, ogni tanto organizza dei party esclusivi che richiamano la “crema” della provincia e dove cantano grandi artisti che vengono anche dall'estero. Inoltre possiede due etichette discografiche con cui incidono artisti di fama mondiale.

Altra ipotesi: forse gli arabi sono interessati alla costruzione di una moschea? L'idea girò nella scorsa primavera (LINK), ma sfumò perché un sondaggio di un free-press, “Il Gallo”, appurò che il 75% dei salentini era contrario. Ad Alessano c'è la Fondazione intitolata a don Tonino Bello, vescovo di Molfetta, Ruvo di Puglia, Terlizzi e Giovinazzo e c'è da poco il tempio dei Testimoni di Geova (zona “Matine”), quindi saremmo di fronte a un esempio di sincretismo religioso.

Comunque, se c'è qualcosa in pentola, si capirà quando le idee e i progetti diventeranno atti ufficiali, come si dice: carta canta.

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