L’ultimo libro di Tinta, ‘Lasciateci dormire’

di PIERO FABRIS - “Lasciatemi Dormire” (edizioni Les Flàneurs pagg.100 € 10,00) è l'ultimo lavoro di Tinta, nota scrittrice e cantautrice barese autrice di pagine schiette frutto della sua anima inquieta. Tinta, pseudonimo di Anna Valentini, ha esordito nel 2006 vincendo il concorso “Carte segrete” pubblicando: “Lettera aperta a un Amante”.

Questo lungo racconto, un centinaio di fogli ispirati a una storia vera, sono una denuncia contro la superficialità, la faciloneria incapace di soffiare sulle ciprie e l'incapacità di andare oltre i sorrisi: maschere di scena di quanti non amano i pietismi ipocriti, figli “…di famiglie infelici e tali a modo proprio...”, figli del faticoso apparire con le quali da bravi “Normotipi” affrontiamo, ridicolizziamo sensibilità e anestetizziamo modi di essere.

Nel mettere ordine a questa storia di donna che, decide di farla finita Tinta da voce al dolore sordo, e mette a fuoco col suo filo di inchiostro non solo il valore vero dell'amicizia, quanto l'occasione mancata che ogni essere umano sia per l'altro. Ogni uomo è un talento che appartiene alla comunità con i suoi limiti, difetti e disturbi con i propri sogni fatti di tenerezza, con i propri bisogni e abbracci negati. Intingendo la penna nel suo scrigno di ricordi ha rielaborato e raccontato senza retorica le attese e le paure nell'esistere nei deserti. Le vicende di Tiziana (la protagonista) sono il simbolo di questa gioventù sola nel trambusto che si svuota di fronte al senza senso e senza idee e si affretta oltre le linee di confine della fatica di vivere, rinunciando alla propria vocazione, quella unica e sola del: Conosci te stesso.

Con vellutata malinconia la scrittrice col suo “Lasciatemi Dormire” compie una ricognizione nella discarica dei sentimenti dove l'eco della solitudine si amplifica vorticosa facendo breccia sulla fragilità nascosta di chi rimane sempre alle periferie delle metropoli soffocate dai grattaceli di cemento “Moderno” e specchi per giostre tristi. Quanta insicurezza cerca conferme e si arrampica su vetri che invece accelerano la caduta fino al fondo di un bicchiere di lacrime?

Se utilizzassimo le finestre per far entrare luce, le nostre case avrebbero occasioni per schiudersi su orizzonti di bellezza.

L’autrice ha collaborato ad antologie e opere corali, spaziando dall'erotismo al sociale, dalla narrativa alla poesia. Nel 2016 è arrivata finalista al premio internazionale “Antonia Pozzi” ed è stata insignita della ‘Rosa d'argento’ dal Comune di Roseto degli Abruzzi.

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