Libri: la storia di Pietro, un ‘cafone’ meridionale emigrato in America


di VITTORIO POLITO - Nell’ambito della Rassegna Letteraria “Dialoghi e Monologhi” che si svolge presso l’Atelier della nota scultrice barese Anna Maria Di Terlizzi, è stato presentato da Nico Veneziani, cardiologo con la passione dell’arte e delle tradizioni, il volume di Vito De Bellis “Oltre la terra, il mare” (Progedit).

Anna Maria Di Terlizzi ha presentato Nico Veneziani, che ha dialogato con l’autore Vito De Bellis sulle vicende narrate nel libro, esponendo con dovizia di particolari, la storia dell’emigrazione italiana negli Stati Uniti d’America e le vicissitudini ed i sacrifici dei nostri emigranti nelle terre lontane.

In particolare il volume, che è un romanzo storico, riporta la storia di Pietro, un cafone meridionale attaccato alla terra che, all’inizio del Novecento, stanco della miseria e delle umiliazioni dei “caporali” e dei “galantuomini”, decide a malincuore di emigrare in America. Vuole essere un uomo libero dal bisogno e cercare un mondo nuovo dove trovare lavoro, pane, dignità e progresso.

A New York si inserisce nella Little Italy lavorando in un cantiere edile. Conosce Cecco, un socialista toscano, che lo sprona a imparare a leggere e scrivere e a formarsi una coscienza di classe. Tornato al suo paese compra l’agognato pezzo di terra e ritorna contadino. Ma, deluso dal tentativo di fondare una lega di braccianti, emigra di nuovo in America, a Chicago. Al suo ritorno gli eventi storici incalzano, la guerra di Libia pone inquietanti interrogativi politici a Pietro, che non condivide più tanti aspetti della mentalità del suo paese, anche se ama il mondo in cui è nato.

Il benessere è stato raggiunto, ma Pietro, non più contadino sprovveduto, è a disagio, non si sente “né carne né pesce”, ma ha compreso che c’è un altro mondo: oltre la terra c’è il mare.

Una storia vera raccontata con grande efficacia evocativa attraverso vicende del protagonista del romanzo, che alla fine del 900, insieme a centinaia di migliaia di uomini, donne e bambini, è costretto ad emigrare, in cerca di fortuna, dalla terra di Puglia verso le Americhe.

Vito De Bellis, già docente di Storia dell’Arte nei licei, ha ricoperto per oltre vent’anni l’incarico di ispettore onorario nel ministero dei Beni Culturali. Ha pubblicato, tra l’altro, “Bari: dal Borgo Murattiano ai Lungomari del Ventennio” (Bari 2012); “Arte e storia a Bitritto dal XII al XVIII secolo” (Bari 1983); “Bitritto nella storia della Terra di Bari” (Bari 2007); “Mondo contadino ed emigrazione a Bitritto tra ’800 e ’900” (Bari 2014). Per Progedit, ricordiamo, con Rosa Colonna, il romanzo storico “Il fucile di Garibaldi”, ambientato nella Bari risorgimentale.

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