Nella domenica del Bif&st dominano Pippo Baudo e la musica di Trovajoli. Debutta Paolo Sassanelli

di FREDERIC PASCALI - La domenica del Festival barese, con ancora presente l’omaggio di Felice Laudadio e Margarethe von Trotta, Direttore e Presidente del Bif&st, a Vittorio Taviani, si apre con l’attesa Master class di Pippo Baudo impegnato a ricordare e celebrare il grande compositore Armando Trovajoli. Un preambolo dello spettacolo che, sempre presso il teatro Petruzzelli, alle 21 si snoderà nel cine - concerto intitolato “Armando Trovajoli. La musica tra teatro e cinema” con, tra gli altri, Rita Marcotulli, al pianoforte, Beppe Servillo, voce, e Luciano Biondini alla fisarmonica. L’evento sarà preceduto dalla proiezione di “Caro Trovajoli”, l’ultima intervista concessa dal Maestro e raccolta da Linda Tugnoli.

Nel pomeriggio debutta la sezione “Panorama Internazionale” con la presentazione, fuori concorso, dell’opera prima di Paolo Sassanelli. Attore di rango, si cimenta nella regia con “Due piccoli italiani”, la storia di due pugliesi che dopo varie vicissitudini si ritrovano a “gustare” una vita differente nella lontana Islanda. A seguire il primo film in gara: “Hva vil folk si”, di Iram Haq. Una produzione contesa tra Novergia, Germania e Svezia che narra la vicenda della sedicenne Nisha, residente in Norvegia ma di origine pachistana. Quasi in contemporanea, al Galleria, fluttuano le emozioni della sezione “Cinema e Scienza” con “Grizzly Man” di Werner Herzog, un docudramma che si sofferma sulla biografia di Timothy Treadwell, l’ecologista che nel 1990 iniziò a studiare la vita e i comportamenti degli orsi Grizzly in Alaska.

In serata prosegue la competizione dell’Italiafilmfest “Opera prima e seconda” con il grande schermo che accoglie “Il contagio” di Matteo Botrugno. Tratto dal romanzo di Walter Siti, il film è ambientato in un condominio di una borgata romana dove si trascinano storie di gente comune e di disperati. Tra gli interpreti Vinicio Marchioni, Anna Foglietta, Maurizio Tesei, Giulia Bevilacqua e Vincenzo Salemme. Chiude la giornata “L’ordine delle cose” di Andrea Segre, premiato ieri sera per il “miglior soggetto” nella sezione “lungometraggi italiani”. Interpretata da Paolo Pierobon, Giuseppe Battiston, Valentina Carnelutti, Olivier Reourdin e Fabrizio Ferracane, la pellicola si sofferma sui travagli di coscienza di un alto funzionario del Ministero Italiano incaricato di affrontare il problema dei viaggi illegali tra la Libia e l’Italia.

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