Sea Watch al largo di Siracusa, Salvini: "Porti chiusi"

SIRACUSA - Il giorno dopo l'ingresso della Sea Watch 3 nel porto di Siracusa, il ministro degli Interni Matteo Salvini non cambia la sua posizione, anzi: "Possono indagarmi e minacciarmi, ma io non cambio idea - conferma oggi Matteo salvini -. In Italia si entra rispettando leggi e regole, per gli scafisti e i loro complici i porti italiani sono e resteranno chiusi. Nave olandese di Ong tedesca? Amsterdam o Berlino vi aspettano".

Il vicepremier starebbe raccogliendo in queste ore gli elementi per valutare una denuncia per tutti i membri dell'equipaggio della nave per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. E' quanto apprende l'Ansa da fonti del Viminale.

Intanto la Procura per i minorenni di Catania chiede che "possano sbarcare" i minori non accompagnati presenti sulla Sea Watch"per essere collocati in apposite strutture". Lo scrive la procuratrice Caterina Ajello in un documento inviato ai ministri dell'Interno e dei Trasporti, al presidente del Tribunale per i minorenni di Catania e alla Procura generale etnea. I minori non accompagnati sono 8 sui 13 presenti sulla Sea Watch.

Nella prima mattinata di venerdì 25 gennaio la ong Sea Watch 3 è entrata nelle acque territoriali italiane ed è ancorata ad un miglio a largo delle coste di Siracusa, a nord di Punta Maglisi: a renderlo noto la Guardia Costiera italiana. L'ingresso è stato consentito a causa delle cattive condizioni meteo per garantire la sicurezza dei 47 migranti che si trovano a bordo, ormai da una settimana, e della stessa imbarcazione.

L'imbarcazione è affiancata da motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza.

"Per riparare dalle condizioni meteo in ulteriore peggioramento - scrive Sea Watch in un tweet - ci hanno assegnato un 'posto di fonda' a 1,4 miglia dal porto di Augusta, Marina di Melilli, Siracusa. Un 'posto di fonda' invece di un Pos".

L'amministrazione comunale di Napoli ha inviato una lettera al comandante della Sea Watch in cui ribadisce la disponibilità del porto di Napoli. "Le notizie che ci arrivano dai mezzi di informazione, anche in questi minuti nei quali le scriviamo, - si legge - confermano che la sua nave, che di nuovo e meritoriamente ha salvato altre vite umane a poche ore dalla tragica morte di oltre cento persone che inseguivano il desiderio di una vita almeno decente, si trova in forte difficoltà per le condizioni del mare e per le precarie condizioni a bordo. Le confermiamo, come abbiamo già avuto modo di dirle personalmente e nell'incontro che si è tenuto a Malta nelle scorse settimane con il vicesindaco di Napoli, - prosegue il testo - che se lei deciderà di dirigere la prua verso Napoli troverà un porto aperto".

"Io fornisco anche un'alternativa: siccome sulla Sea Watch c'è una bandierina olandese che sventola e siccome non mi pare che gli olandesi abbiano ancora detto nulla, trovino la maniera migliore per prendersi in carico i migranti". Lo afferma il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Danilo Toninelli, a margine della commemorazione delle vittime della tragedia ferroviaria di Pioltello.

Ad intervenire sulla vicenda anche l'Ue. "Seguiamo la situazione da vicino, la nostra posizione è molto chiara: la sicurezza delle persone a bordo è la prima preoccupazione, quello che è necessario nel Mediterraneo sono disposizioni prevedibili per assicurare che gli sbarchi possano avvenire in sicurezza": lo ha detto il portavoce del presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker, rispondendo a una domanda sulla situazione della Seawatch 3.

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