'100 poesie del Ribelle', la nuova raccolta poetica di Mario Contino

BARI - Si intitola “100 Poesie Del Ribelle” l'ultimo libro pubblicato dal ricercatore e scrittore pugliese “Mario Contino”, edito da “Pedrazzi Editore” e già disponibile sul circuito “Amazon” e ordinabile presso qualsiasi libreria.

Una raccolta poetica, non la prima per l'autore, ma un lavoro importantissimo che cela una denuncia sociale, il malumore di quanti avvertono di vivere in un mondo vuoto e privo di valori.

Abbiamo così chiesto direttamente a Contino di darci qualche maggiore dettaglio su questa sua ultima “fatica” letteraria.

D: Come mai ha deciso di scrivere una raccolta poetica in rima?
R: La rima baciata, o incrociata, ha da sempre rapito la mia immaginazione. Le rime del Pascoli o del D'Annunzio rappresentano ancora oggi le mie poesie preferite, capaci di suscitare emozioni uniche ed autentiche. Capirà bene che al giorno d'oggi i ragazzi conoscono, come unica forma di frase in rima, i testi di questo o quel rapper, che tutto sono tranne che poesia. Ho scelto di scrivere 100 versi strutturati secondo una metrica precisa: tre quartine in rima alternata, per far comprendere che la rima è musica di per se, e può esprimere concetti profondi, trasmettere messaggi di fondamentale importanza.

D: I suoi studi sul folklore e sul “mistero” hanno influenzato anche questo libro?
R: Chiaramente alcune poesie contengono “messaggi” decifrabili solo da chi è in possesso delle giuste “chiavi di lettura”, non si tratta di verità assolute né di insegnamenti, non sono né un profeta né un maestro, ma indubbiamente sono messaggi di indiscutibile importanza ed in grado di variare il modo di percepire il mondo per chi dovesse riuscire a decifrarli.

D: Ha detto che è rivolto ai ragazzi. Perchè?
R: Perché loro sono il futuro ed il presente, e se riuscissero a cambiare il loro presente potrebbero salvare il loro futuro. Per far questo occorre, prima di tutto, risvegliare l'umanità che giace assopita in tutti loro, ossia la capacità innata e forse unica di riuscire ad emozionarsi, a ridere, a piangere, a provare compassione, a stupirsi delle piccole e grandi cose della vita, e soprattutto ad inorridire osservando ciò che ci circonda.

D: Quanto c'è della sua vita personale in questo libro?
R: Indiscutibilmente tanto, mi sono tolto molti sassolini dalla scarpa, come di dice in questi casi. Ho anche voluto omaggiare i miei affetti, donarli un pizzico di immortalità, perché nel ricordo si vive in eterno.

D: Perché dovrebbero comprare il suo libro?
R: Perché la vita merita risposte, ma ancor prima che queste arrivino occorre porsi le giuste domande. Oltre a ciò, credo che la poesia sia il nutrimento dell'anima, e Dio solo sa di quanto nutrimento ha bisogno, oggi, l'anima umana. Certo non parlo di Fede, mi riferisco al sentimento, che poi rappresenta anche i pilastri di ogni fede, ma ciò è secondario. È nato prima il sentimento è poi la fede, questo libro punta a riaccendere il sentimento.

Con tali premesse non possiamo che augurarci che il nuovo lavoro di Mario Contino possa essere apprezzato, e che il giovane autore possa riscuotere il giusto riconoscimento per il suo instancabile impegno.
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