La vita? E’ un 'Casotto'

di WALTER CANNELLONI - ROMA - Agosto 1977, spiaggia romana di Ostia, quartiere della Capitale sul litorale laziale. Qui, in un “casotto” (termine che, nel dialetto romanesco, indica sia la cabina da bagno degli stabilimenti balneari che uno stato di confusione totale e assoluto) si susseguono personaggi di varia umanità, giunti per passare sull'arenile una giornata di sole e di mare: c'è la squadra sportiva femminile allenata da un sergente di ferro; c'è la coppia di militari culturisti che preferisce ingurgitare carboidrati sotto forma di pasticche anziché mangiarsi un bel piatto di fettuccine al ragù; c'è la coppia di amanti segreti in là con gli anni che vede nel “casotto” l'unico luogo dove poter consumare un sano e tanto agognato rapporto sessuale; c'è la giovane, bellissima vedova con tanto di sorella al seguito che ha ordito una truffa ai danni di una compagnia di assicurazioni e che ora aspetta il suo rappresentante, il signor Cerquetti, per adescarlo e intascare la somma indebitamente pattuita; ci sono Gigi e Nando, due simpatici e scalcinati dongiovanni romani che hanno appena rimorchiato due scafate ragazze con le quali intendono soddisfare le proprie pulsioni sessuali; c'è la dolcissima e giovanissima Teresina, che è rimasta incinta e che non può abortire per una malformazione agli organi riproduttivi e cerca disperatamente, con l'aiuto dei nonni compiacenti, di trovare un padre a quella creatura in arrivo; c'è il reverendo inglese dotato di due membri virili anziché di uno solo.

Tutte queste storie si dipanano nel “casotto” e giungeranno al loro epilogo naturale: la seducente vedova e sua sorella circuiranno l'assicuratore contro la sua volontà (l'uomo indossa persino una cintura di castità) condannandolo, secondo lui, alla perdizione eterna e intascando la somma di 6 milioni tanto ambita; la maliziosa Teresina, dopo un tentativo andato a vuoto con un tonto, lontano cugino, troverà nel latin-lover Gigi il possibile padre per il suo bambino; l'attempata coppia di amanti non riuscirà a consumare il desiderato rapporto sessuale per una serie di imprevisti e di contrattempi. 

Un temporale estivo cala implacabile su tutto e su tutti e il film si chiude come si era aperto, con la “maschera” surreale del “guardone” Ninetto Davoli che, come il grande comico Harpo Marx, segna i confini della storia narrata. Opera del regista Sergio Citti dagli espliciti richiami sessuali, in cui il sesso (il film è vietato ancora oggi ai minori di anni 14) la fa da incontrastato padrone, ma in cui non mancano sequenze da non perdere, come quella del sogno erotico di Gigi, che per addormentarsi su una sdraio conta le pecore e si ritrova in un paradiso onirico di splendide fanciulle nude, dove incontra la personificazione dell'Ingenuità (una bellissima Catherine Deneuve) che lo invita ad accoppiarsi con lei.

Rivisitazione delle giornate romane al mare sul modello de “La famiglia Passaguai”, fatte di pasta al forno e di cocomeri, la pellicola se ne distacca per la sua disinvolta morale, delineata dallo sceneggiatore e scrittore Vincenzo Cerami con tratti sicuri e incisivi. I grandi attori protagonisti, da Gigi Proietti a Mariangela Melato, da Ugo Tognazzi a Paolo Stoppa e Jodie Foster, costituiscono la ciliegina su una torta vivace e ariosa, che diverte lo spettatore senza porgli troppi dubbi esistenziali. In definitiva, un “casotto” di storie e di emozioni che lascia chi lo guarda divertito e soddisfatto, in una commedia che non vuole avere alte pretese, ma che non manca di farsi ugualmente apprezzare per l'originalità dei personaggi e per la bontà dei suoi bravissimi interpreti.

Regia Sergio Citti, sceneggiatura Sergio Citti e Vincenzo Cerami, fotografia Tonino Delli Colli, musica Gianni Mazza. Interpreti: Catherine Deneuve, Jodie Foster, Michele Placido, Mariangela Melato, Gigi Proietti, Ninetto Davoli, Ugo Tognazzi, Anna Melato, Paolo Stoppa, Carlo Croccolo, Franco Citti. Produzione: Italia, 1977.

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