ArcelorMittal: azienda via il 4 dicembre. Anche Procura Taranto apre inchiesta

TARANTO - Anche la procura di Taranto, dopo quella di Milano, apre un'inchiesta su AcelorMittal. I commissari di Ilva questa mattina hanno depositato in Procura un esposto denuncia con al centro "fatti e comportamenti inerenti al rapporto contrattuale con ArcelorMittal, lesivi dell'economia nazionale". Pertanto la richiesta alla Procura è di verificare la sussistenza di ipotesi di reato. 

Ieri la Procura della Repubblica di Milano aveva aperto un fascicolo esplorativo per verificare "l'eventuale sussistenza di ipotesi di reato" sul caso: a renderlo noto in un comunicato il procuratore della Repubblica Francesco Greco.

Ma parlare oggi del "Piano B per Taranto - afferma il leader M5s, Luigi Di Maio - significa dare la migliore via d'uscita ad Arcelor Mittal". "L' azienda deve sentire la pressione di tutti i cittadini e del sistema Italia - ha aggiunto -. Già parlare di piani sulla nazionalizzazione o altra cordata è un modo per dire: puoi andare, tanto abbiamo un'alternativa". "Per me - ha concluso il capo politico di M5S - il piano A, B o C si chiama Arcelor Mittal e vedremo in tribunale tra settimane quale sarà l'esito della procedura d'urgenza".

"ArcelorMittal conferma che esaurito il percorso previsto dall'art.47 il 3 dicembre, dal giorno successivo, quindi il quattro del mese, non sarà lei a proseguire il piano di spegnimento e spetterà all'amministrazione straordinaria", afferma il segretario generale della Fim, Marco Bentivogli in una nota. "E' chiaro che se per il 4 dicembre l'Ilva in amministrazione straordinaria non riassumerà celermente tutto il personale - dice - la situazione diventerà ancora più drammatica".

"La situazione è difficile e i tempi delle decisioni devono essere rapidi. Per noi non ci sono le condizioni per recedere dal contratto, per noi ArcelorMittal deve applicare tutte le parti del contratto". Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ospite di Tagadà su La7. "Non voglio perdere neanche un posto di lavoro - ha detto - non è una discussione accettabile quella sugli esuberi. Lì si deve continuare a produrre acciaio, garantendo la salute di cittadini e lavoratori".

Dura presa di posizione contro l'azienda del premier, Giuseppe Conte: "Arcelor Mittal si sta assumendo una grandissima responsabilità" sull'ex Ilva, in quanto la decisione dello stop "prefigura una chiara violazione degli impegni contrattuali e un grave danno all'economia nazionale. Di questo ne risponderà in sede giudiziaria sia per ciò che riguarda il risarcimento danni, sia per ciò che riguarda il procedimento d'urgenza".

EMILIANO: “AL LAVORO PER ISTITUIRE FONDO ROTATIVO PER AZIENDE INDOTTO EX ILVA” - "La Regione Puglia sta valutando le procedure necessarie per avviare l'istituzione di un fondo rotativo a disposizione delle aziende dell'indotto Ilva. La Regione dovrà effettuare le prescritte notifiche alla Commissione europea in tema di aiuti di Stato”. Lo rende noto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano che inoltre chiederà un incontro urgente con il Governo al fine di verificare la possibilità che lo Stato, nell'ambito del Fondo di Garanzia di Mediocredito centrale, attivi una garanzia a disposizione delle aziende dell'indotto Ilva.

“L'incontro - spiega Emiliano - sarà utile anche per verificare se lo Stato possa esercitare la funzione di garante di ultima istanza rispetto ai piani di rientro che le aziende presentaranno alla Regione nel caso di attivazione del fondo rotativo”.
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