Gli ex voto espressioni di devozione popolare


VITTORIO POLITO - L’ex voto è un oggetto offerto a Dio, alla Vergine, o a un santo, per grazia ricevuta, per una promessa fatta o per aver esaudito una preghiera.

Fra le varie tipologie prevalgono quelle anatomiche, che rappresentano nella grande maggioranza l’organo malato, gli oggetti-segno della malattia, per es., strumenti medici, attrezzi ortopedici ecc., e le tavolette dipinte, in cui è raffigurato l’evento a cui si riferisce la grazia ricevuta.

Gli ex voto costituiscono un campo di grande interesse antropologico in quanto documentazioni storiche, sociali ed artistiche, di ceti, aree ed epoche diverse e mi capita di leggere sull’argomento il pregevole testo a cura di Anna Maria Tripputi, già docente di Storia delle Tradizioni popolari della nostra Università, “P.G.R. – Per Grazia Ricevuta” (Paolo Malagrinò Editore).

Il testo presenta una panoramica vivace ed eterogenea delle problematiche di natura estetica, formale e sociologica inerenti a questo particolarissimo genere di testimonianza di fede che è, al tempo stesso, anche culturale.

Gli ex voto possono essere lamine d’argento, riproduzioni di parti anatomiche, prodotti dell’artigianato ceramico, tavolette in legno che riproducono disegni di interventi o altro, senza dimenticare che gli ex voto sono doni votivi di devozione popolare quale gratificazione verso Santi e Madonne.

I devoti di San Pio, ad esempio, lasciano sulla sua tomba biglietti sui quali narrano storie ed esperienze di vita, chiedono grazie e, se ricevute, ringraziano. Le pareti della Cappella di San Giuseppe Moscati nella Chiesa del Gesù Nuovo a Napoli è tappezzata di ex voto anatomici in lamina. All’Altare della Madonna del Divino Amore di Roma ed a quello della Madonna di Valmala (Cuneo), le madri per ringraziare della nascita di un figlio offrono fiocchi rosa o azzurri. Lo stesso Papa Giovanni Paolo II, oggi Santo, offrì alla Madonna Nera di Częstochowa una rosa e un cuore d’oro, dopo l’attentato in Piazza San Pietro.

All’edizione di grande formato hanno contribuito Laura Borrello, Gianfranco Ciprini, Martha Egan, Elisabetta Gulli Grigioni, Maria Pia Pagani, Padre Angelo Quero, Sara Serafini, Vincenzo M. Spera, Rodolfo Striccoli, Erika Thümmel, Anna Maria Tripputi, Kate Wagle, che trattano “La Madonna della Quercia – Una storia meravigliosa”, “Milagros: Latin American Votive Offerings”, “Le statue votive di Nil, lo stilita russo”, “Gli ex-voto e i documenti: la Consolata di Torino”, “Ori e gemme: da ornamento prezioso ad ex voto”, “Gli ex voto del Santuario di Bonaria – Cagliari”, “Imperia: una città di devozione marinara”, “L’ex voto oggettuale a forma di cuore: tipologia multiforme e ricchezza di comunicazione spirituale", “Il Santuario di Mariazell. Leggenda, fondazione, pellegrinaggi”, “La presenza delle ‘figure’: Ex voto contemporanei e fotografia in Italia meridionale”, “Votive influences: Four American Artists”.

A corredo dei contributi dei vari autori, il volume presenta una sezione ‘Documenti’, nella quale tratta la voce “Voto o Tabella o Tavoletta votiva, Votum, Tabula vel Tabella votiva, Donarium”, ripresa dal “Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica” di Gaetano Moroni (1861).

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