Presunti fantasmi nel Castello di Acaya


MARIO CONTINO –  Il Castello Gian Giacomo dell'Acaya, sito appunto in Acaya (comune di Vernole  Le), custodisce numerose ed affascinanti leggende che ormai da molti anni affascinano grandi e piccini, e che ho potuto studiare personalmente, recandomi nello stupendo maniero.

Si tratta di un castello infestato, così come si vocifera nella piccola frazione di Vernole?

A mio modesto parere, e dopo aver effettuato due indagini notturne nel sito, qualcosa di anomalo potrebbe realmente succedere all'interno dell'antico edificio.

Nel 1294, Carlo II D'Angiò, donò Segine (antico nome di Acaya) a Gervaso di Acaya, valoroso capitano la cui discendenza mantenne per oltre tre secoli il possesso del feudo. 

Nel 1506 Alfonso di Acaya costruì il nucleo più antico del Castello, mentre le mura di cinta furono innalzate nel 1535 per opera del suo discendente Giangiacomo di Acaya.

Nel 1575, il feudo di Acaya passò al Regio Fisco e, successivamente, nel 1608, ad Alessandro De Montibus, che la fortificò ulteriormente per timore delle incursioni turche.

Verso la fine del XVII secolo il feudo tornò alla Corte Regia che, nel 1688, lo vendette ai De Montibus-Sanfelice i quali, nello stesso anno lo rivendettero ai Vernazza.

Questi ultimi non vi apportarono alcuna modifica strutturale e passò così, indenne, attraverso il barocco, conservando la sua struttura tipica di rocca rinascimentale.

L'edificio  si presenta oggi come un quadrilatero ai cui vertici si innestano i bastioni, di forma bassa e robusta, adatti alla difesa\attacco contro armi da fuoco. 

L'impianto bellico risulta essere un'opera dell'architetto militare Gian Giacomo dell'Acaya,  tra i più noti architetti militari del XVI secolo, per conto di Carlo V.

La fortezza risulta tra le più innovative e meglio curate di tutto il "Vice Regno di Napoli".

Il castello non ebbe solo funzione difensiva e di controllo del territorio salentino, un esempio su tutti è la sala Ennagonale presente nella torre Nord  Est, arricchita da pregevoli fregi artistici.

Diverse sono le sepolture rinvenute nei pressi e all'interno del Castello di Acaya, probabilmente alla base delle numerose, se pur poco note, leggende riguardanti spettrali apparizioni nel maniero.

Un castello che non ha bisogno di leggende su spiriti e fantasmi per attirare turismo, è certamente da me considerato più idoneo allo studio rispetto a tante altre fortificazioni che, sulla base del folklore, hanno innalzato la propria economia.

Il castello di Acaya brilla di luce propria per via delle sue ricchezze storico-architettoniche, ergo non necessitava di dover creare il suo fantasma per ottenere visibilità, e questo mi ha spinto a recarmi sul posto per indagare in prima persona sulla leggenda.

Nel corso di una recente ristrutturazione, dal lato nord dell'antico maniero, sono affiorate le tracce di una costruzione di epoca medioevale, poi rivelatasi una piccola chiesa bizantina, e sotto di essa alcune sepoltura purtroppo già violate.

Il 25 gennaio 2001, durante gli scavi nei pressi delle mura e nelle vicinanze delle scuderia, sono state riportate alla luce una serie di tombe con ossa umane maschili, probabilmente soldati caduti in una delle tante battaglie disputate nella zona.

Che i citati spettri appartengano a questi soldati? 

Tuttora non è possibile stabilirlo, sta di fatto che durante il mio sopralluogo sono emerse numerose registrazioni audio che sembrerebbero riportare voci di litigi, forse di lotte.

Oltretutto sui muri delle prigioni, è possibile rilevare molti simboli esoterici, dalla figura del centro sacro alla stella a cinque punte, caratteristiche che accrescono maggiormente il mistero che avvolge questo spettacolare Maniero.

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