Amazon ammette: autisti costretti a fare pipì nelle bottiglie


WASHINGTON - Di recente un deputato statunitense è tornato sulle dure condizioni in cui lavorano gli impiegati del gigante dell'e-commerce.

Alla fine, dopo aver negato per mesi, l'azienda ha ammesso le sue responsabilità. "Sappiamo che i nostri autisti possono avere e hanno problemi a trovare i bagni a causa del traffico o perché percorrono strade fuorimano e questo è stato particolarmente frequente durante la pandemia di Covid, quando molti bagni pubblici erano chiusi", è la sconvolgente confessione della società.

Il problema con gli autisti di Amazon è "di lunga data" e "riguarda tutto il settore", ha reso noto la società sottolineando: "Vorremmo risolvere il problema. Non sappiamo come, ma cercheremo delle soluzioni", ha promesso.

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