In libreria «C’era una volta a Conversano» di Pasquale Locaputo


VITTORIO POLITO
- Dopo i racconti “Le Masciare” (1987) e “C’era una volta” (2015), Pasquale Locaputo, torna in libreria con un’altra serie di racconti “C’era una volta a Conversano - Nuovi racconti conversanesi” (Aga Editrice).

Teatro dei racconti non può essere che Conversano, splendida località a pochi chilometri da Bari, sede di una delle più importanti TV private italiane “Telenorba”, con gli scorci incantati del centro storico e delle sue campagne.

Un filo conduttore lega i tre volumi, anche se con racconti di diversa natura, in quanto si collocano in un arco di tempo che va dalla preistoria fino ai giorni nostri, focalizzando l’attenzione su personaggi e figure spesso realmente esistite che Locaputo ha reso protagonisti di vicende di pura fantasia, ancorate alla realtà storica o all’attualità della cronaca.

Nel presente volume i racconti sono divisi in “Persone e personaggi”, “Luoghi” e “Storie”.

Mi piace segnalare il racconto relativo al “Prete che contava gli zinn” (tintinnio delle monete sulla guantiera metallica, che i fedeli offrivano durante la messa). Alla fine della cerimonia religiosa Don Gioacchino nel contare le monete, notò che ne mancava qualcuna, intascata dal sagrestano. Il controllo derivava dal fatto che il prete durante la messa aveva contato tutti i tintinnii che cadevano nella guantiera delle offerte e quindi gli fu facile alla fine fare i conti. Il Prete allora apostrofò Paoluccio, il nome del sagrestano, con queste parole “È chiaro che tu avevi rubato ben sette monetine, da ladruncolo che sei!”. Paoluccio incassò il rimprovero, ma in cuor suo gongolava, dal momento che tra le offerte era presente una moneta cartacea di cinque lire che non fece zinn e quindi intascata dal sagrestano, e che il prete non aveva potuto conteggiare.

I racconti (30), si collocano tra la preistoria ed i giorni nostri con personaggi e figure spesso realmente esistite che l’autore ha reso protagonisti di pura fantasia, realmente ancorate nella verità storica o della cronaca, senza disdegnare citazioni dialettali che arricchiscono i racconti.

Storie e vicende raccontate egregiamente da Pasquale Locaputo, noto conoscitore di “fatti” e “storie” della sua bella Conversano, che mette a disposizione dei suoi concittadini, degli storici e dei curiosi.

Pasquale Locaputo, classe 1933, ha una lunga carriera di docente di materie letterarie, in particolare di latino e storia, ed è stato tra i fondatori dell’Istituto Magistrale Statale “San Benedetto” di Conversano, dove ha insegnato dal 1962 al 1987, redattore dell’Annuario dell’Istituto Magistrale ed autore del “Dizionario della parlata Conversanese” (Levante). Per un decennio è stato presidente dell’Associazione Culturale “Luigi Sturzo”, continuando così l’opera del fondatore Matteo Fantasia.

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