Piccole curiosità di una misteriosa anima: Van Gogh

CRISTINA ANTIFORA - Nato a Zundert, in Olanda nel lontano 1853, Vincent Willem Van Gogh è uno degli artisti "maledetti" più famosi al mondo e le curiosità sulla vita del pittore olandese sono davvero tante, ecco le più interessanti:

Le candele accese sul suo cappello

Diversi dipinti testimoniano che Van Gogh amava dipingere di notte, ma considerando il periodo, per avere luce e poter realizzare le sue opere, pare fosse solito indossare un cappello di paglia con candele accese poste su tutta la superficie. Numerose sono le testimonianze al riguardo, sia dalle lettere che l'artista ha inviato al fratello dove si evince dell'accaduto, sia da varie testimonianze scritte da sconosciuti che hanno visto il pittore lavorare con questo cappello tempestato di candele.

Lobo tagliato: automutilazione o vendetta?

Per molti, Van Gogh era uno sciocco, e coloro che hanno questa convinzione sono certi che il lobo dell'orecchio sinistro reciso fosse opera sua, una sorta di automutilazione dovuta alla sua follia, ma secondo alcuni studiosi, il lobo mancante è in realtà frutto della vendetta del suo coinquilino Paul Gauguin, durante uno dei frequenti litigi tra i due.

La "Notte stellata" è stata dipinta dalla finestra di un ospedale

Nel 1889 Van Gogh fu ricoverato all'ospedale di Saint Paul de Mausole e durante la sua permanenza nel nosocomio realizzò alcune opere che oggi sono considerate tra le migliori. Tra queste ricordiamo la  "Notte stellata",  "Uliveto" e "Iris".


Circa 900 dipinti e 1100 disegni realizzati in 10 anni

Il lavoro di Van Gogh come pittore è durato solo 10 anni, cioè da 27 a 37 anni, ma nonostante questo sia un periodo di tempo piuttosto breve, è riuscito a realizzare più di 900 opere ( quasi 2 a settimana) e prima della sua morte ha realizzato anche più di 1100 disegni.

L'uso di un pigmento instabile ha trasformato alcuni dipinti

In diversi dipinti di Van Gogh è presente il "giallo cromo", colore che, secondo alcuni studiosi, ha assunto una tonalità marrone a causa del deterioramento che ha subito nel corso degli anni. Trattandosi di un pigmento instabile, sembra che sebbene fosse molto luminoso quando è stato posato su tela, si è via via scurito, aspetto che si può osservare soprattutto nell'opera "Girasoli". Secondo gli esperti sembra impossibile rimediare a questo fattore e ripristinare quindi la brillantezza originaria, in quanto i dipinti potrebbero subire danni irreversibili.

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