Green pass e vaccini: la via dell'obbligo e la posizione dei partiti

ROMA - Il Governo Draghi in settimana dovrebbe decidere se limitare l'accesso ad alcune attività ed eventi ai possessori di green pass. Fra i partiti, c'è chi si oppone in maniera netta alle restrizioni e chi renderebbe obbligatorio il vaccino.

Come già anticipato ieri da Giornale di Puglia, tra le ipotesi alle quali si sta lavorando per rivedere i parametri del monitoraggio con il quale vengono attribuite le fasce di colore alle regioni, secondo fonti di governo e delle regioni si potrebbe passare dalla zona bianca a quella gialla se l'occupazione delle terapie intensive è superiore al 5% dei posti letto a disposizione e se quella dei reparti ordinari supera il 10%.

Pd ed Italia Viva propendono ad essere favorevoli all'utilizzo della certificazione, così come parte di Fi, Lega e Fratelli d'Italia restano contrarie, parlando di limitazioni della libertà personale e di impresa.

Il leader di Italia Viva Matteo Renzi si è detto "favorevole al green pass, anche per i trasporti. Se dobbiamo tornare in 'zona rossa', ci vada chi non è vaccinato. E’ l'unica strada per evitare l’obbligatorietà del vaccino”.

L'altro Matteo nazionale, Salvini, è invece nettamente contrario all'obbligo di green pass: "Mi sembra giusto mettere in sicurezza genitori e nonni, mi sembra demenziale minacciare, obbligare, costringere e multare i 15enni e i 18enni. Chi parla di green pass già per quest'estate per i nostri figli fa un danno enorme a loro e al sistema Italia, perché nessun ventenne avrà la seconda dose ben che vada prima dell’autunno". 

Favorevole all'introduzione del green pass obbligatorio Enrico Letta, segretario Pd, che ha ribadito: "Sono tra i favorevoli all'obbligo vaccinale. Non è una cosa che non esiste, ci sono già degli obblighi vaccinali. Non stiamo inventando una cosa nuova. Dopo quello che è avvenuto in questo anno e mezzo, mi chiedo cos'altro dobbiamo aspettare".

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