Covid in Italia, contagi e ricoveri in aumento: la situazione


ROMA - Nel nostro Paese i nuovi casi crescono a un ritmo più basso rispetto ad altri Stati europei, grazie soprattutto ai buoni risultati della campagna vaccinale. Tre Regioni del Nord-Est, però, rimangono sorvegliate speciali.

La quarta ondata di Coronavirus è in corso in Italia con un forza d’urto limitata rispetto alla maggior parte dei Paesi europei, grazie allo scudo dell’alto tasso di vaccinazione (siamo all’83,5% di over 12 immunizzati). 

Secondo l'ultimo monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità, però, i parametri sono in crescita: dall’incidenza, che ha raggiunto i 53 casi per 100mila abitanti, all’indice di trasmissibilità Rt che si attesta sopra la soglia epidemica dell’1 (è a 1,15), ai ricoveri negli ospedali. 

Siamo ancora al di sotto delle soglie critiche sia in area medica che in terapia intensiva (rispettivamente 10% e 15%). Ma il tasso di occupazione delle terapie intensive è aumentato in una settimana dal 3,7 al 4 per cento e quello dei reparti ordinari dal 4,5 al 5,3 per cento. 

La situazione nel Paese è comunque diversa a livello territoriale. Con un’area geografica del Paese sorvegliata speciale: il Nord est. L’allarme è maggiore in Friuli Venezia Giulia e Alto Adige. Ma il trend è in rapido peggioramento anche in Veneto. 

Tanto che il governatore Zaia ha ammonito: «Il Veneto resta bianco ma non è una cosa scritta sulla pietra. Se continuiamo così, in poche settimane qualche viraggio di colore potrebbe accadere».

Sul fronte contati, in base ai dati del monitoraggio Iss-Ministero della Salute (aggiornati al 4 novembre), al primo posto in Italia c’è l’Alto Adige a quota 189 ogni 100mila abitanti (erano 101,7 la settimana precedente). Segue il Friuli Venezia Giulia con 139,6 nuovi casi ogni 100mila abitanti (erano 96,5 una settimana fa). L’impennata è trainata soprattutto dal caso Trieste. Nella provincia giuliana infatti i nuovi positivi, dopo l’ondata di proteste in piazza contro il green pass, hanno raggiunto la cifra record di 409 casi ogni 100mila abitanti. A preoccupare anche Gorizia (136).

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