L'Italia vieta gli allevamenti di animali da pelliccia

ROMA - Lo prevede un emendamento della Legge di Bilancio. Da inizio anno sarà vietato qualsiasi allevamento di animali tenuti in cattività e uccisi per ricavarne pellicce.

Al momento in Italia sono cinque gli allevamenti di visoni ancora attivi.

In particolare si legge nell'emendamento che gli allevamenti, la cui attività è sospesa fino al 31 dicembre 2021, a causa del dilagare del virus SARS-CoV-2 tra i visoni di due di queste strutture, saranno comunque soggetti al monitoraggio e alle procedure previste dal Ministero della Salute. Alle aziende che ancora detengono il codice attività, indipendentemente dalla presenza o meno di animali, saranno riconosciuti un indennizzo per ogni animale presente alla data di entrata in vigore della legge, un contributo a fondo perduto corrispondente al 30% del fatturato registrato nell’ultimo ciclo produttivo, un contributo a fondo perduto, sino ad un massimo di 10.000 euro, per la copertura delle spese sostenute per la demolizione degli impianti o per la riconversione in attività agricola diversa. Alle stesse aziende sarà riconosciuta una corsia preferenziale nell’assegnazione dei fondi del PNRR per lo sviluppo agrivoltaico e la creazione di parchi agrisolari.

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