Le Iene, Marco Mengoni: ''Essere gentili è da supereroe''

MILANO  - È andato in onda stasera a “Le Iene” il monologo di Marco Mengoni. Il cantautore ha parlato di sé, in un momento singolare della vita che lo ha portato a riflettere sul concetto di felicità, su come rispondere alle proprie aspettative e a quelle altrui e su come affrontare le difficoltà cercando di tendere una mano agli altri anziché ritrarsi. Queste le sue parole:

“Succede…In questi giorni, dovendo stare un pochino fermo, ho pensato tanto alla mia vita: momenti di gioia, dolori, paure, enormi soddisfazioni e poi vuoti, altre gioie, lutti, rabbia e risate.

Mi sono chiesto: sono felice? Certo. Mi capita di stare di merda? Ovviamente, a volte sì. Tutti passiamo brutti periodi, ma spesso io sto male per colpa mia: mi capita tutte le volte in cui mi preoccupo delle aspettative che gli altri hanno su di me e cerco di soddisfarle, per non deluderli.

E quando mi accorgo che quello che vogliono gli altri non corrisponde a ciò che desidero io e che sto lottando per qualcosa che non ritengo mio, mi sento un co***one. Capita a tutti, credo: ma io ho imparato che quello che vogliono gli altri non può contare più di ciò che voglio io, perché alla fine dei conti ognuno i propri conti li fa sempre e solo con se stesso.

E perché gli errori che commetti giustamente li paghi sempre tu. È per questo che cerco di giudicare il meno possibile chi mi trovo di fronte e so che molti considerano la gentilezza un sinonimo di debolezza, ma in realtà essere scortesi è molto ma molto più facile che essere educati e per me chi è sempre gentile è una specie di supereroe...

Perché, diciamocelo, la vita è un casino, lo è per tutti, per alcuni è un casino meraviglioso, per altri un gran casino, e per altri ancora un casino insopportabile.

E quindi l’unica cosa che possiamo fare è cercare di occuparci del nostro casino personale, tentando, per quanto possibile, di non incasinare troppo la vita degli altri”.

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