Estorsione, usura e tentato omicidio: arrestato a Taranto il boss Mimmo De Leonardo

TARANTO - Gli agenti della Squadra Mobile hanno arrestato il boss tarantino Mimmo De Leonardo, 69 anni, al termine di un’indagine dopo una brutale aggressione ai danni di un imprenditore avvenuta il 26 agosto scorso a Taranto.

Le accuse contestate dalla Procura di Taranto sono di usura, estorsione e tentato omicidio.

In carcere è finito anche un 41enne che avrebbe preso parte insieme al boss alla spedizione punitiva. Ai domiciliari la moglie di De Leonardo, con l'accusa di aver riscosso per anni i pagamenti dall’imprenditore e di aver fatto da tramite durante i periodi di detenzione del marito.

Le indagini dei poliziotti, guidati da qualche giorno dal vice questore Cosimo Romano, sono state avviate poco dopo una aggressione segnalata in un centro scommesse del capoluogo ionico. Gli agenti hanno accertato la presenza di due uomini che ricevevano le cure del 118 dopo essere stati selvaggiamente picchiati.

Le vittime del pestaggio, dopo alcune ritrosie iniziali, hanno spiegato ai poliziotti di essere stati vittime dell’uomo già condannato definitivamente nel blitz antimafia 'Città nostra' e scarcerato il 14 agosto: il 69enne per anni avrebbe tenuto uno dei due, secondo il racconto delle vittime, nel giogo dei prestiti a strozzo.

La vittima, a causa di difficoltà economiche, si sarebbe rivolto a De Leonardo per un prestito. I pagamenti, secondo il suo racconto, si sarebbero susseguiti con puntualità, ma col passare del tempo aveva dovuto chiedere altre somme di denaro rimanendo strangolato dal sistema.

Le violenze sono state riprese dalle telecamere di video sorveglianza. Immediate le indagini dei poliziotti, con la richiesta da parte del pm di una misura di custodia cautelare urgente.

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