Sono 13mila le imprese del Natale nel Salento. Stasi: "L’effetto inflazione con meno prodotti nel carrello, a parità di spesa"


Sono ben 13mila le imprese dei settori legati al Natale nelle province di Lecce, Brindisi e Taranto. Si tratta di aziende che, nella maggior parte dei casi, aumentano il fatturato nel mese di dicembre, a ridosso e durante il periodo delle festività. Diverse le categorie merceologiche coinvolte: dai giocattoli ai gioielli, dalla pasticceria agli spumanti, dai cosmetici ai tour operator.

L’Osservatorio economico Aforisma, diretto da Davide Stasi, ha censito le imprese attive nel Salento, ad eccezione di quelle inattive e di quelle sottoposte a procedure concorsuali.
"Quest’anno - commenta Davide Stasi - si vede, però, l’effetto dell’inflazione sui consumi. Meno prodotti nel carrello, a parità di spesa. Il periodo natalizio, comunque, rappresenta per i salentini un appuntamento irrinunciabile con le eccellenze della nostra enogastronomia".
Le attività dell’agroalimentare più numerose si occupano della produzione di pane e pasticceria fresca. Seguono, in ordine decrescente, quelle di produzione di oli e grassi; quelle lattiero-casearie e di conservazione del latte; ed ancora, quelle di produzione di paste, fette biscottate e prodotti farinacei simili.
"Sono davvero tanti - aggiunge il direttore dell’Osservatorio - i prodotti sulle nostre tavole da difendere da contraffazioni, frodi e violazioni di legge: pericoli che crescono esponenzialmente in prossimità delle feste. Ciò affinché sia preservata la vitalità e l’autenticità di un settore strategico per la nostra economia".
Insomma, un periodo favorevole per il commercio salentino.
"Il periodo natalizio - conclude Stasi - offre una vera e propria boccata d’ossigeno per negozi, grande distribuzione e centri commerciali. Il settore della grande distribuzione risulta quello più avvantaggiato dalla ripresa degli acquisti".
Nel complesso quasi la metà delle attività imprenditoriali legate al Natale opera in provincia di Lecce, segue il Tarantino con il 35 per cento e il Brindisino con il 20 per cento.

Daniele Martini

Sono un giornalista pubblicista, docente di comunicazione e sostegno. Sono un operatore della comunicazione.

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