Da Gallipoli a Londra e Parigi: Luciana in the world
FRANCESCO GRECO - GALLIPOLI (Le). Della sua terra, Gallipoli, si porta nel cuore quella luce violenta delle controre d’estate che restituisce i sentimenti più puri, le emozioni sincere. L’energia atavica di uomini forti, capaci di domare la pietra e l’acqua, alcuni anche i destini. E in alcune fasi della sua carriera artistica, anche i materiali: la sabbia delle spiagge, per esempio. Ma anche la carta, altro elemento “povero”, mutuando l’antica tecnica della cartapesta leccese.
Luciana Bianco artista con la “a” maiuscola.
Anche o forse soprattutto nella sua ultima declinazione: i ritratti. Che, dentro a un circuito virtuoso, sta portando con successo in ogni angolo del mondo.
Londra, per esempio, nel primo tour biennale d’Europa, “Italian Artists in London” (con la Fondazione “Effetto Arte”), alla “Sleek Art Shoredtich Gallery”, dopo il “Carousel du Louvre” di Parigi (ottobre) e il “Meam” Museo di Barcellona (novembre). Poi a Venezia, alla scuola grande di “San Teodoro” e New York alla “White Space Chelsea”.
Stimata da Philippe Daverio e Vittorio Sgarbi, i ritratti che sta proponendo propongono una donna protagonista com’è nel III Millennio, col suo eterno mistero, la natura sfuggente, le mille facce, angolazioni, chiaroscuri. Lei lo declina nello specifico mediterraneo, ma è sottinteso che la sua “visione” le contiene tutte: occidentali, arabe, africane, orientali, nordiche, asiatiche, russe, latinoamericane, etc. Il loro enigma è uguale, intatto, intrigante a ogni meridiano e parallelo, latitudine e longitudine.
Luciana è diplomata all’Istituto d’Arte “E. Giannelli” di Parabita, laureata all’Accademia di Belle Arti di Lecce. Prima mostra personale inevitabile nelle città natale, era il 1998.
Da allora non si è più fermata. All’estero (Francia e Germania) e in patria: Venezia, Pordenone, Novara, Mantova (tra Mantegna e Correggio) sono solo alcune delle sue tappe espositive.
Le sue opere fanno parte di prestigiose collezioni pubbliche e private.