Taranto Opera Festival, va in scena il Don Giovanni: intervista al direttore Jimmy Chiang


TARANTO - L’arte e la cultura ci spingono a diventare migliori e migliorano le nostre vite. I ragazzi devono entrare nei teatri e conoscere l’opera lirica. È il messaggio di Jimmy Chiang, direttore del “Don Giovanni” di Mozart, in programma il 17 e 18 gennaio al teatro Orfeo di Taranto per il cartellone del Taranto Opera Festival. Chiang è direttore del principale coro di voci bianche di Vienna, il “Vienna Boys’ Choir” ed ha un’esperienza internazionale in campo operistico.

Come descrive la sua collaborazione con il Taranto Opera Festival?

"Sono molto contento di essere tornato a Taranto, soprattutto per il Taranto Opera Festival. Ho iniziato la collaborazione nel 2021, quando ho diretto per la prima volta la produzione di “Carmen”, in estate. C’era già allora un rapporto molto buono, con un buon feeling, tra me e l'intero team, il cast e l'orchestra. Una collaborazione che si è intensificata con la produzione delle Nozze di Figaro lo scorso anno, che ha dato inizio alla mia serie delle tre opere di Mozart - Da Ponte. Ciò che mi colpisce di più qui è l'umanità delle persone e l'atmosfera di lavoro amichevole, ma al contempo anche professionale”.

Don Giovanni è un'opera interessante e poliedrica, insieme commedia e tragedia. Cosa può dirci di quest'opera e della sua produzione?

"Il personaggio di Don Juan, Don Giovanni è stato il soggetto più discusso e scritto nella cultura e nella storia europea. Per me, la collaborazione di Mozart e Da Ponte è il coronamento della materia. L'opera e la musica mostrano i lati più umani della quotidianità, ci sono tradimenti, omicidi, emozioni e dissidi tra ceti sociali, gelosie, amori insoddisfatti e conseguenze di impenitenti…e la genialità, nell'opera, è che è stata scritta da una persona che aveva appena 31 anni. Dalla musica inquietante della punizione finale di Don Giovanni, alla musica più angelica e rilassante di "Vedrai carino" di Zerlina, quando conforta il marito picchiato Masetto, si abbraccia l'intera umanità in un'unica opera d'arte. E la particolarità di questa produzione è non solo perché io sono di Vienna, ma perché sono convinto anche della cosiddetta versione viennese dell'opera, che termina con la caduta del Don Giovanni senza il "lieto fine". Musicalmente è un cerchio completo in questo modo, poiché l'opera inizia con il tema di destino finale di Don Giovanni e si conclude con esso alla sua morte".

Lei è un giovane professionista di talento in campo musicale e ha esperienza e conoscenza internazionale. Qual è il suo messaggio al pubblico dell'opera, agli spettatori e, in particolare, ai giovani che potrebbero avvicinarsi al mondo dell'opera e della lirica?

"Attraverso i miei anni di esperienza nell'arte e nella musica (ho iniziato a suonare il pianoforte già a quattro anni e sono salito sul palco professionalmente all'età di 13 anni, fino ad ora ho composto, suonato il violoncello, diretto le più grandi sinfonie, molte opere, e ora sto dirigendo il famoso coro di ragazzi a Vienna e sono impegnato in molti altri progetti artistici), ho capito che la cultura e l'arte sono l'unica cosa che ci definisce umani. L'arte e la cultura non riguardano solo l'intelligenza, non riguardano solo emozioni o desideri, ma sono un’idea e un concetto che ci spingono a vivere vite migliori. Solo gli uomini, ovviamente non tutti, riuscirebbero a raggiungere, attraverso il desiderio, il genio o seguendo regole eccezionali, qualcosa chiamato "perfezione" e "bellezza". Il desiderio di qualcosa di perfetto e bello è presente solo nell'uomo, non nell'animale, non nella macchina. Quindi il mio messaggio ai giovani ed alle istituzioni è di non rinunciare al supporto e alla formazione dell'arte e della cultura: in particolare l'opera, che ha origine in Italia, dove mi trovo ora. Credo che non ci sia altra forma d'arte come l'opera, che è stata così diffusa a livello internazionale e ammirata in tutto il mondo. È prestigiosa e costosa, ma non vale niente se non costa. Ultimo ma non meno importante, è compito degli educatori far avvicinare i giovani all’opera, non solo nelle classi, ma portarli a vedere l’opera nei teatri. Un gruppo dinamico nutre ciò in cui crede e ciò che diventa".

Amore, seduzione, oltraggio, intorno alla vita del leggendario personaggio di una delle più famose opere di Wolfgang Amadeus Mozart. Sul palco del teatro Orfeo di Taranto, per il cartellone del Taranto Opera Festival, stagione invernale 2022-2023, sarà in scena i prossimi 17 e 18 gennaio “Don Giovanni”, dramma giocoso in due atti composta dal genio viennese su libretto di Lorenzo Da Ponte. L’opera, un’originale sintesi di commedia e tragedia, narra la storia di un giovane libertino e seduttore, amato dalle tante donne che lui stesso ama. Don Giovanni tenta di sopraffare gli altri ma è soggiogato dai suoi stessi impulsi e ha una personalità vivace ed incorreggibile che porta alla sua stessa distruzione. Il suo personaggio è basato sul Don Juan creato da Tirso de Molina, poeta e drammaturgo spagnolo del ‘600. “Don Giovanni” sarà rappresentata a Taranto il 17 gennaio (ingresso ore 20 e sipario ore 21) e 18 gennaio (recita pomeridiana, ingresso ore 15 e sipario ore 16; recita serale ingresso ore 20 e sipario alle ore 21). Il direttore dell’opera sarà Jimmy Chiang (direttore del principale coro di voci bianche di Vienna, il “Vienna Boys’ Choir”, con esperienza internazionale in campo operistico); la regia è curata da Mauro Utzeri. Suonerà l’Orchestra del Taranto Opera Festival. Personaggi e interpreti: Pedro Carrillo (Don Giovanni), Alessandro Arena (Il Commendatore), Sara Intagliata (Donna Anna), Gerardo dell’Affetto (Don Ottavio), Ilaria Ribezzi (Donna Elvira), Mauro Utzeri (Leporelllo), Valerio Pagano (Masetto), Marcella Diviggiano (Zerlina). Canta il Coro Tarenti Cantores, diretto da Tiziana Spagnoletta. Gli altri nomi del cast: Paride Napolitano – assistente alla regia; Angela Massafra – direttore di palcoscenico; Chiara Plomitallo – maestro collaboratore; Arianna De Pasquale – Maestro alle luci e ai sopratitoli; Damiano Pastoressa – scene; Silvia Giancane – scenografa; Loreta Di Rizzelli – Atelier Lori Moda e costume (Lecce); Barbara Screti e Alessandra Longo – trucco (Abpromakeupacademy); Olga Saltalamacchia –parrucco; Pier Francesco Chyurlia – luci e audio; Valerio Giorgio - voce narrante fuori campo.

Il Taranto Opera Festival è promosso ed organizzato dall’associazione musicale Domenico Savino di Taranto con il patrocinio del Comune di Taranto, della Regione Puglia, del Ministero della Cultura e di Taranto capitale di mare. L’opera lirica sta riscuotendo tanto successo e consenso di pubblico nel territorio pugliese. Oltre mille abbonamenti all’intero cartellone del Taranto Opera Festival sono stati venduti, a dimostrazione della fiducia da parte degli appassionati del melodramma e degli spettatori. È possibile per ogni opera acquistare anche i biglietti singoli. Informazioni e prenotazioni per gli abbonamenti: Associazione musicale Domenico Savino, via Cavour 24, Taranto; tel. 3757044367, o 3275615414, oppure al botteghino del Teatro Orfeo di Taranto.

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