Treccani: vedi alla voce Cosimo Russo, poeta

FRANCESCO GRECO - “Saldamente ancorato alla produzione poetica del Mezzogiorno….”. Vedi alla voce Cosimo Russo, poeta. Da stamattina è sbarcato sull’Enciclopedia Treccani.

“Ha accolto gli stimoli di poeti quali Bodini e Pagano, dilatandone le tematiche nucleari in versi semplici ed evocativi in cui inquadra il dramma dell’esistenza umana...”.

Dunque, per la Treccani c’è un filo rosso che collega Russo a Bodini e Pagano. Ma, aggiungeremmo noi, anche ai poeti della seconda metà del Novecento. Solo che in Russo (Gagliano 1972-Tricase 2017) non c’è la lacerante disperazione di Salvatore Toma, la solitudine inquieta e vitale di Claudia Ruggeri, né la trasparenza e l’ambiguità del quotidiano di Antonio L. Verri.

Russo canta l’uomo nella sua eterna ricerca di senso e di essenza, nel tentativo di dare spessore e pathos alla vita, la natura nelle sue infinite rivelazioni, i suoi stupori, le illuminazioni. La sua poesia contiene il suo mondo attraversato un ermetismo esistenziale e filosofico.

Ma sono pareri affrettati, dacchè c’è ancora molto materiale inedito, della cui ricognizione si occupa la madre Luigina Paradiso (insieme nella foto), per cui si sospende la critica rimandandola a un domani in progress.

Sinora sono uscite, postume, tre sillogi: “Per poco tempo” (2017), “Ancora una volta” (2019) e “Su canzoni mai cantate” (2022). Per la cronaca, la prossima estate, la Famiglia porrà un’epigrafe sul fronte della casa (sede del “Fondo Russo” a disposizione di poeti e scrittori di tutto il mondo per la divulgazione delle loro opere) dove Cosimo “Mimmo” Russo nacque, studiò, lavorò, visse la sua breve quanto intensa parabola.

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