Capurso, coltellata al torace fatale per Vito Caputo


BARI - È deceduto a causa di uno shock emorragico causato da un'importante ferita al torace provocata da un'arma bianca il 29enne Vito Caputo, assassinato giovedì pomeriggio in via Casamassima a Capurso (Ba), al termine di un inseguimento automobilistico culminato in una rissa finita a coltellate. Ad accertarlo l'autopsia, effettuata nella giornata di ieri, ed eseguita dal prof. Francesco Introna dell'Università di Bari. 

Sul torace e su altre parti del corpo della vittima sono state riscontrate diverse ferite (meno di 10) da tagli e coltellate che hanno leso organi vitali. La più importante ha causato la morte in breve tempo del muratore di 29 anni. Secondo le prime informazioni l'autopsia non ha potuto accertare con quale tipo di coltello sia stata ferita la vittima, né se le ferite siano state provocate da una o più armi da taglio perché le ferite sono diverse tra loro e finora non sono state sequestrate armi da confrontare con le ferite.

Nelle ultime ore i carabinieri hanno sequestrato un'Audi bianca e identificato le due persone a bordo. Questi - secondo le prime ricostruzioni - avrebbero assecondato l'azione di Caputo e Chiarelli e consentito a quest'ultimo di allontanarsi dal luogo del delitto subito dopo i fatti.

Intanto oggi il medico legale, su incarico ricevuto dal pm del Tribunale di Bari, Michele Ruggiero, visiterà in ospedale le tre persone rimaste ferite nella rissa per refertare le ferite riportate: Renato e Pietro Canonico, padre e figlio di 50 e 25 anni, di Capurso, e Fabio Domenico Chiarelli, 26 anni, di Mola di Bari. Chiarelli era con Caputo al momento della rissa e si oppose ai Canonico. I tre feriti sono indagati a piede libero per una rissa con l'aggravante della morte di uno dei partecipanti.

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