Ghigo Renzulli (intervista): "La musica bisogna saperla fare con gli strumenti e non al pc…"


NICOLA RICCHITELLI
– Gli assoli della sua chitarra hanno scritto la storia del rock italiano, 40 anni di musica, 40 anni che hanno dato tra l’altro il titolo alla sua ultima autobiografia - “ 40 da Litfiba” – ma soprattutto messosi alle spalle l’ultima tournée che ne ha decretato l’ultimo viaggio della band fiorentina capitanata assieme a Piero Pelù, è giunto il momento di scrivere pagine nuove di musica, ed ecco No.Vox, un progetto totalmente strumentale: «Ghigo Renzulli non è solo il chitarrista dei Litfiba, è tanto altro… con questo progetto voglio provare a sperimentare in maniera più possibile artistica la mia musica, fare la più grande contaminazione possibile e inimmaginabile».

Benvenuto sulle pagine del Giornale di Puglia innanzitutto. Piccola curiosità: quanto è importante dopo aver lasciato un impronta così decisiva nella storia della musica italiana, avere ancora oggi la voglia di fare?

R:«Penso sia basilare avere voglia di fare altrimenti sarebbe la fine, nella mia ultima autobiografia - “40 anni da Litfiba” – riporto un ricordo legato ad un concerto di Andres Segovia – avevo 16/17 anni - al comunale di Firenze, era uno dei più famosi chitarristi di musica classica mondiale, morì nel 1987 all’età di 94 anni. Dopo quel concerto in un intervista li chiesero come mai nonostante la sua veneranda età non si fosse rotto le scatole di fare musica… la sua risposta fu lapidaria: ”C'è ancora tutto da imparare…».

Avere voglia di fare è il sale del tuo mestiere…

R: «Tutti i grandi della musica non avessero avuto la voglia di fare non sarebbero stati tali, quando ti rendi conto che ti piace fare quello, vuoi fare quello e basta».

Parliamo di te e di questo tuo progetto strumentale No.Vox. Cosa c’è da aspettarsi da questo progetto?

R: «E’ sicuramente un progetto diverso dai tanti realizzati fino a questo momento, un progetto che nasce in pieno Covid nel 2020, si è interrotto per via dell’ultimo tour dei Litfiba, ed ora rieccomi qui a portarlo avanti…il filo conduttore è sicuramente la musica, la mia musica e il mio modo di intenderla, ci sono le mie radici musicali con tutte le mie esperienze. Ghigo Renzulli non è solo il chitarrista dei Litfiba, è tanto altro…».

Sembra quasi di capire che in quarant’anni di Litfiba non abbiamo visto o meglio sentito Ghigo in tutto e per tutto…

R: «Coi Litfiba abbiamo fatto i Litfiba. Abbiamo scritto una storia bellissima di musica, però soprattutto da un certo punto in poi ti inquadri in un certo tipo di genere, in un certo modo di essere e devi muoverti entro certi paletti. Strada facendo ci sono state delle variazioni più o meno interessanti più o meno fruttuose ma i paletti sono quelli, però le mie ispirazioni musicali sono state sempre varie, oltre al rock ascolto anche molta musica classica, ascolto il blues, la musica folk, sono un gran fruitore di musica a 360° insomma...».

credits: RicPic

Anche se da Desaparecido a Infinito in qualche modo abbiamo visto suonare la tua chitarra diversi stili…

R: «Certo, ma con questo progetto voglio provare a sperimentare in maniera più possibile artistica la mia musica, fare la più grande contaminazione possibile e inimmaginabile, ad esempio mi è capitato nei giorni scorsi di registrare alcuni brani con il trombone suonato da un bravissimo jazzista con delle atmosfere caraibiche».

Come si collocherebbe la musica attuale e che in un certo qual senso è di tendenza nel tuo progetto?

R: «Questo è il periodo del rap e della trap, anche se il rap è già andato un pochettino più in secondo piano mi sembra. Fondamentalmente stiamo parlando di modi di essere e di cantare molto diversi, il rap personalmente non mi dispiace, è stato un movimento importante già dagli anni '90, già all’epoca ascoltavo ben volentieri gli Articolo 31, oggi ascolto molto volentieri Yelawolf che non è soltanto un rapper ma anche un cantante… la musica trap può essere interessante anche se a me non piacciono molto le voci che la interpretano». 

Oggi c’è ancora chi fa musica?

R: «C’è chi fa musica, bisogna solo avere pazienza nel cercarla».

Per te che significa fare musica?

R: «Io sono legato alla mia impostazione, comporre musica con lo strumento e non al pc, io personalmente lavoro con gli strumenti non lavoro tanto di computer, per me questo significa fare musica, lavorare al computer non significa fare musica. Fare musica significa stare al pianoforte e comporre al pianoforte, saper avere in mano una chitarra o altri altri strumenti. Purtroppo siamo entrati in un'era abbastanza tecnologica, dove basta che ti compri un Mac e il gioco è fatto… oggi la qualità della musica è peggiorata tantissimo, oggi come oggi si intonano i cantanti stonati e si mettono a tempo i musicisti che vanno fuori tempo».

Nel panorama musicale nostrano intravedi qualche speranza musicalmente parlando?

R: «Navigando per Youtube - soprattutto all'estero – capita di imbatterti in musica di qualità, molto meno in Italia, di musica qualitativamente valida ce n'è tanta, vi consiglio l’ascolto dei Kokoroko – una band londinese – un gruppo variegato dove trovi una sezione artistica di tromba, sassofono e trombone, c'è un chitarrista, fino ad ora hanno fatto delle cose egregie».

Possiamo dire che il tuo futuro sarà prettamente strumentale in un certo qual senso?

R: «Certo che sì! Io voglio fare musica e basta, senza cercare il testo, cercherò con gli strumenti di tirare tutto quello che ho dentro, ma soprattutto il mio è un progetto che non ha una ricerca del cantante…se ci pensi di sola musica si sono nutriti Andres Segovia ed Ennio Morricone, ci hanno lasciato che avevano 94 e 91 anni ed erano pronti per partire per nuove tournée… Solo i Rolling Stones sono ancora lì nonostante i loro 80 anni».

Vi è qualche artista che ti piacerebbe tirare dentro in questo tuo progetto?

R: «Ve ne sarebbero tanti, nel primo disco di No.Vox hanno suonato ben 16 musicisti, e questa seconda tornata sicuramente non sarà da meno, ci saranno tante collaborazioni e tanti musicisti che suoneranno dentro. Mi piacerebbe rifare qualcosa anche con Antonio Aiazzi, mi piacerebbe coinvolgere i Negrita, mi piacerebbe coinvolgere qualche artista della scena internazionale. Siamo in una fase abbastanza iniziale, siamo in una fase di composizione e di prove in studio, ci vorrà un bel po’ di tempo per arrivare a fare questo tipo di discorso».

È previsto un lato live di No.Vox?

R: «Certo, il tutto sarà concepito alla realizzazione del secondo disco, ho già fatto un concerto dal vivo nel 2021 al Teatro Romano Antico di Fiesole, però avendo attualmente soli 45 minuti di disco è un po’ difficile, per arrivare all’ora e mezza di spettacolo ho dovuto attingere al repertorio internazionale, mettendoci dentro cover e altre cose di questo tipo. Con due dischi invece sarà molto più facile avere un repertorio sufficiente per fare il live. Ora pensiamo al disco».

L’argomento collaborazioni mi induce ad una domanda che ci riporta un po’ agli inizi della tua carriera, Cafè Caracas, Raffaele Riefoli e quindi RAF. C'è mai stata la possibilità, o se non altro l'idea, di una collaborazione con Raffaele Riefoli?

R: «E’ capitato di risentirci e comunque siamo rimasti in ottimi rapporti. È capitato di incrociarci in albergo e ci siamo salutati, ci siamo scambiati delle telefonate. Sarebbe interessante rifare qualcosa in quella veste perché no... in fondo, seppur per poco tempo, abbiamo fatto cose interessanti assieme…anche se avevamo idee musicali diverse».

2 Commenti

  1. Sei sostenitori o imprenditore.

    Alla ricerca di finanziamenti o prestiti per lanciare il vostro progetto o espandere il tuo business!
    Vi offriamo la soluzione, che stiamo cercando investitori progetti redditizi titolari
    Siamo in grado di:
    – Concesso prestito di 2.000 ? a 500.000 ?
    – investire un sacco di soldi (1.000.000 ? a 50.000.000 ? ) nei vostri progetti.
    Per ulteriori informazioni, contattarci al seguente indirizzo: francesca.inguilla@gmail.com

    e-mail: francesca.inguilla@gmail.com

    Grazie a passare il messaggio ai vostri cari

    RispondiElimina

  2. Facile credito, rapido ed efficace

    Il prestito denaro facile non richiede alcuna richiesta di credito. Non importa quale sia la vostra situazione, non avrete problemi a trovare un prestito con noi. Vi garantiamo un’approvazione immediata del credito. Contattaci direttamente sul nostro indirizzo email: francesca.inguilla@gmail.com

    RispondiElimina
Nuova Vecchia

Modulo di contatto