Goldreick, tra gli artisti indie pop più interessanti pubblica il disco 'Smettere di stare male'

MILANO - Come nei migliori film di alieni, in Puglia si è materializzato un cerchio nel grano di 50 metri, con all’interno raffigurata una misteriosa creatura. In questi giorni, a Milano, sono stati avvistati dei peluche identificati da nastri segnaletici rosa che li circondano. Gli esperti cartografi hanno unito su una mappa, i punti in cui sono stati ritrovati i peluche e hanno fatto una scoperta unica: le linee disegnano la cover di ‘Smettere di stare male’,  il disco d’esordio del cantautore pugliese Nicola Maggi - in arte Goldreick - tra gli artisti della nuova generazione da tenere d'occhio. 

Otto tracce per disegnare il legame tra il cantautore pugliese e la sua terra, lasciata per inseguire il sogno della musica, ma sempre rimasta dentro come le radici che non si estirpano.

In ‘Smettere di stare male’ il cantautore racconta del suo viaggio in un universo introspettivo tanto rosa quanto oscuro, caratterizzato da sonorità elettro con testi che arrivano al cuore. In’’15 03’’ il tema è il ricordo, in “Spettri” si parla di amicizia, in “Papà” di famiglia, in “Casa” di appartenenza, in “S.D.S.M.” di accettazione, in “Porca” di amore e in “Rosa” di speranza, poi ci sono le due “Dediche” a rappresentare gli incidenti di percorso e gli imprevisti che possono farti schiantare mentre guidi la tua navicella contro un palazzo. E proprio di questo schianto vediamo la storia raccontata nel videoclip del primo singolo “Casa”, in cui Goldreick è vestito da astronauta (il fuorisede per eccellenza). “Se lasci il paese il paese ti lascia” è la frase che ripete come un mantra nel testo della canzone tanto semplice quanto diretta. 

La cura per i videoclip e per le attività artistiche sul territorio, hanno avuto la stessa rilevanza nel processo creativo che ha portato a realizzare l’album. Insieme alla musica si è evoluto il concept che ha portato Goldreick ad immaginare la sua caduta sulla terra come alieno che perde dei pezzi rosa, per rappresentare che ognuno di noi ha dei mostri dentro e che non è sempre necessario combatterli.

Una perla che va ad aggiungersi alle novità artistiche più interessanti e originali che il nostro panorama musicale offre.

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