Cinema USA fermo, sceneggiatori (e attori) in sciopero

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FRANCESCO GRECO -
ROMA – “Rhett, se te ne vai, che sarà di me? / Francamente me ne infischio!” (“Via col vento”, USA, 1939).

Produzioni bloccate a Hollywood e dintorni. Sceneggiatori (ma anche molti attori) sono in sciopero ormai da mesi.

Dietro il mondo sfavillante di lustrini e paillettes che ci narrano, cachet milionari, ville lussuose, party e orge, c’è anche un realtà che ai più sfugge fatta di sfruttamento e umiliazioni, depressioni e fallimenti. Il cinema americano ha una grande tradizione di scrittori prestati al cinema, sia come autori di romanzi da cui nascono i film (da Hemingway a J. K, Rowling), che come loro stessi che firmano gli script.

Come d’altronde anche il grande cinema italiano: Ennio Flaiano fu sceneggiatore di Federico Fellini (I Vitelloni, Le notti di Cabiria, La dolce vita, Lo sceicco bianco, La strada, etc.), e poi Tonino Guerra (lavorò per Elio Petri, Giuseppe De Santis, etc.) e Cesare Zavattini a cui si devono i capolavori del Neorealismo (Ladri di biciclette, Umberto D., Miracolo a Milano, Sciuscià, etc.).

“Il discorso è lungo e tocca sia gli sceneggiatori che gli attori” , premette Dino Sardella, regista e sceneggiatore italiano (Brindisi) ma che vive e lavora a Los Angeles ormai da molto tempo.

Come stanno le cose al momento?

“Alcuni daytime shows hanno deciso di ripartire senza sceneggiatori e per questo sono un pò nell’occhio del ciclone”.

Quali sono, esattamente, le rivendicazioni?

“Chiedono una rivisitazione dei contratti per via dell’introduzione dello streaming”.

Le nuove tecnologie remano contro lo sceneggiatore che immaginiamo davanti alla pagina bianca in cerca di un dialogo interessante, una buona battuta?

“E’ un discorso molto complesso, perché si toccano anche i temi dell’Intelligenza Artificiale e delle residuals che sono cambiate visto che per esempio DVD, VHS non rendono più come prima”.

Ogni tanto i media, almeno qui in Italia, annunciano che l’accordo è vicino, poi tutto resta in alto mare...

“Un accordo ancora non riescono a trovarlo. La DGA e la PGA l’hanno trovato quasi subito, WGA e SAG-AFTRA ancora no per il momento. Vedremo...”.

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