Tassa di soggiorno a Bari: evasione al 50%, presenze in calo e critiche della Federalberghi


BARI - Il mese di novembre a Bari conferma la persistente sfida legata alla tassa di soggiorno, con un'evasione stabile al 50%, secondo quanto dichiarato da Francesco Caizzi, vice presidente nazionale di Federalberghi e leader barese e pugliese dell'associazione. L'elevato tasso di evasione, già riscontrato ad ottobre, evidenzia la difficoltà nel monitorare e riscuotere questo balzello nel capoluogo pugliese.

La tendenza all'abusivismo ricettivo sembra persistere, con un aumento delle strutture registrate sulla piattaforma Paytourist, che risultano essere 1.887 a novembre, di cui 1.190 destinate alle locazioni brevi. Caizzi sottolinea che le promesse del Sindaco e dell'assessore alla repressione del fenomeno non hanno prodotto i risultati sperati, con soli 41 nuovi ingressi nella legalità.

L'analisi delle strutture presenti su Airbnb rivela che ne sono oltre 2.500, un numero che, nonostante gli sforzi dichiarati, rimane elevato. La problematica degli abusivi, oltre a non contribuire al pagamento della tassa di soggiorno, genera concorrenza sleale danneggiando gli operatori legali, tra cui le strutture alberghiere.

Il mese di novembre ha portato anche una diminuzione delle presenze rispetto al 2022, con un calo di oltre mille visitatori. Gli alberghi hanno segnato un riempimento medio del 40%, principalmente proveniente dal turismo business, meeting, congressi e fiere specializzate.

La Federalberghi critica il Comune di Bari per la mancanza di politiche turistiche e programmazione. Caizzi denuncia la navigazione a vista, l'assenza di piani concreti e l'inefficacia di provvedimenti. L'assessore al turismo è accusato di concentrarsi su interventi culturali, trascurando la necessità di fornire servizi turistici adeguati in cambio della tassa di soggiorno.

Con l'avvicinarsi delle festività natalizie, la Federalberghi auspica che dicembre possa portare risultati soddisfacenti, sottolineando l'importanza dei collegamenti aerei low cost per stimolare l'afflusso di visitatori a Bari.

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