L'importanza del Latino
VITTORIO POLITO – Il latino per molti secoli è stata la lingua della Chiesa, degli ecclesiastici, delle persone colte, degli scienziati, dei giuristi, ecc. Con il Concilio Vaticano II la Chiesa non utilizza più il latino come lingua esclusiva della liturgia e dei riti della Chiesa cattolica. Anche l’Enciclopedia Cattolica nel 1913 anticipava che il latino era in procinto di essere sostituito da altre lingue, cosa che è avvenuta negli anni 1962-1965 con il citato Concilio voluto da Papa Giovanni XXIII.
Il latino è considerato oggi una “lingua morta”, e molti si chiedono, a partire dagli alunni, se sia ancora utile studiarlo a scuola. Secondo molti studiare il latino è ancora oggi molto utile, non solo perché senza di esso sarebbe impossibile comprendere il passato e quindi la storia dell’Impero Romano e il successo della religione cristiana. Il latino, grazie all’espansione dell’Impero romano, si è elevato al di sopra delle lingue europee. Sta di fatto che il latino e moltissime frasi e detti sono entrati nel linguaggio comune di tutti, anche senza conoscere il latino, magari deformandolo e chiamandolo scherzosamente “maccheronico”. Ma queste sono altre storie. Sta di fatto che il latino è stato abolito nelle scuole dal 1978, ma molti Istituti oggi stanno rivalutando l’introduzione di questa importante lingua.
Da una ricerca da me effettuata ho rilevato e annotato le numerosissime frasi latine che noi usiamo tutti i giorni, anche non conoscendo questa lingua e così leggiamo “Brevi manu” (consegna a mano); “Carpe diem” (cogli l’attimo); “Dout des” (una mano lava l’altra); “Ex equo” (a parità di merito); “Errata corrige” (correggi gli errori); “Intramœnia o Extramœnia” (entro le mura o fuori le mura); “Facsimile” (riproduzione identica); “Gratis” (gratuito); “Mass media” (insieme di mezzi di comunicazione); “Monitor” (dispositivo elettronico per visionare immagini); “Referendum” (convocazione elettorato per specifiche proposte o altro); “Una tantum” (una volta soltanto); ecc. Riporto per maggiore chiarezza e conoscenza una raccolta più ampia sulla terminologia latina di uso comune. Ovviamente la raccolta, per motivi di spazio non può essere completa, ma serve a richiamare all’attenzione frasi latine di uso comune che utilizziamo quotidianamente, anche perché “Verba volant, scripta manent” (le parole volano, gli scritti rimangono).