Carmen Consoli conquista New York con il suo nuovo progetto 'Terra ca nun senti'

ph: Terry W Sanders
NEW YORK - Carmen Consoli torna a New York con il suo nuovo progetto "Terra ca nun senti" e conquista ancora una volta il pubblico. Amatissima oltreoceano (il New York Times l'aveva definita "intellettuale del rock immersa nella tradizione"), l'artista ieri sera ha registrato un altro sold out al Le Poisson Rouge con la partenza del suo nuovo tour internazionale e una sala gremita (oltre 700 posti) ad applaudirla a metà tra Italia e America.

Accompagnata da Massimo Roccaforte alla chitarra e Adriano Murania al violino, in una speciale e suggestiva formazione a tre, Carmen ha portato sul palco un percorso musicale e culturale nella Sicilia di ieri e di oggi, tra racconti, suoni e tradizioni che oltrepassano i confini dell'isola per diventare musica del mondo. Il live ha preso il via proprio con canti legati alla tradizione siciliana e omaggi a Rosa Balistreri, continua fonte di ispirazione per la Cantantessa. La serata si è aperta con "Cantu d'a curuna", una canzone d'amore contro la guerra e contro il potere e "Pirati a Palermu", introdotta  accuratamente da Carmen per sottolineare un fatto storico importante: la sottomissione della Sicilia e di tutto il sud Italia; un manifesto di Ignazio Buttitta, contro dominazioni e speculazioni alla quale Balistreri diede la melodia. E ancora "Cunta e Canta", una delle più belle canzoni del repertorio di Rosa Balistreri, un brano (composto dall'artista con Bernardino Giuliano, poeta e attore drammatico siciliano) che unisce la sua storia umana di  lacrime e fame, quella di tutti i lavoratori dei campi e delle miniere, delle sopraffazioni dei padroni, e anche la storia di chi si ribella allo sfruttamento e dimenticando il dolore, prova a riconquistare la propria dignità.

Dopo questo viaggio metaforico nel fascino e forza della tradizione, passando da Buttitta a Battiato, la scaletta è proseguita con il repertorio amatissimo di Carmen da "L'Ultimo bacio" a "Mio zio", da "Il pendio dell’abbandono" a "Fiori d’Arancio", fino a "Le cose di sempre", omaggio nel suo ultimo disco "Volevo fare la rockstar" al figlio Carlo.

ph: Terry W Sanders

La serata si è chiusa tra gli applausi scroscianti con "A finestra”, metaforica canzone dì Carmen con vista sulla Sicilia ma anche sulla provincia del mondo.

"Terra ca nun senti" è così un'altra tappa del percorso non solo musicale ma artistico di Carmen Consoli. Le sue canzoni agrodolci, scandite da una voce inconfondibile, la rendono un unicum nel panorama italiano, e la portata del suo riconoscimento internazionale è evidenziata da innumerevoli sold out all'estero e continui apprezzamenti dalla critica estera. La sua dedizione alla diffusione di potenti messaggi umanitari, attraverso le sue canzoni e le sue coinvolgenti esibizioni sul palcoscenico, la rendono molto più di una musicista.

"Terra ca nun senti" prosegue ora  il suo viaggio in America per poi approdare in Europa e in Italia, con una tappa speciale l'8 giugno a Pompei nel fascinoso Parco Archeologico. Il live è prodotto e organizzato da OTR Live. Carmen Consoli per il tour "Terra ca nun senti" veste ETRO by Marco De Vincenzo.

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