Maria Mazzotta presenta il nuovo album al Teatro Koreja di Lecce: 'Onde', la forza della tradizione attraverso strumenti dal sapore suburbano

Maria Mazzotta (foto Ilenia Tesoro)

LECCE
- Sabato 25 maggio i riflettori del Teatro Koreja di Lecce (via Guido Dorso, 70 - start 21h00) si accenderanno per il concerto di Maria Mazzotta, tra le più apprezzate interpreti della world music italiana. L’interpretazione viscerale di Maria Mazzotta incontra le sonorità elettriche del post rock creando un connubio originale e profondo, un'occasione imperdibile per assistere allo spettacolo dal vivo grazie all'evento organizzato da Soc. Coop. Ventinovenove, Zero Nove Nove e Teatro Koreja.

Nel nuovo lavoro discografico "Onde" per la prima volta nel suo percorso di carriera ventennale Maria Mazzotta sceglie di esprimere la forza vitale e schietta della tradizione contadina attraverso strumenti contemporanei e dal sapore suburbano.

Prodotto dall’etichetta discografica Zero Nove Nove, "Onde" è il nuovo atteso album di Maria Mazzotta realizzato con Cristiano Della Monica alle percussioni ed elettronica, ed Ernesto Nobili alla chitarra elettrica e baritona. Il trio arriva al Teatro Koreja di Lecce per una tappa del tour internazionale iniziato lo scorso febbraio in Svezia e che ha già fatto tappa in prestigiose sale e importanti festival in Danimarca, Spagna, Portogallo, Austria, Estonia, Svizzera. Dopo Lecce il trio proseguirà esibendosi il 28 maggio al Giardino Verano di Roma, il 31 maggio al Seixal World Music Festival in Portogallo, il 7 giugno all'Etno Music Festival di Valencia in Spagna.

Dal 2020, anno che ha segnato il suo esordio solista con la pubblicazione dell’album "Amoreamaro", non si è mai fermata e ha macinato migliaia di chilometri esibendosi in oltre 200 concerti in più di 25 Paesi tra Europa, America Latina e Asia. Da questo viaggiare deriva la consapevolezza di potersi spingere verso l’espressione vera del proprio vivere la musica popolare, con coraggio e libertà, quelli di una donna che viaggia tra le grandi capitali europee come Parigi e Barcellona fino alle grandi metropoli mondiali come Jakarta e Bogotà portando sempre se stessa sul palco, accompagnata tanto dalle sue fragilità quanto dalla propria forza.

"Onde" è il risultato degli incontri e delle influenze, delle emozioni e delle riflessioni sulla società moderna. "La fortuna" è il brano che apre l’album e con il quale il trio di Maria Mazzotta si dichiara, nel sound e nel messaggio. Un arrangiamento intriso di rock psichedelico per un canto della tradizione salentina che in questa esecuzione ricorda l’avanzata dell’onda che cresce fino a divenire tempesta. Nei versi il racconto dell’incontro con "la fortuna", figura lucente e disperata che in mare aperto piange per i torti e le ingiustizie subite da chi lo attraversa ed affronta le onde in cerca di un destino migliore e trova invece la sua tomba. Il mare diventa un cimitero con barconi che affondano e navi che non possono attraccare nei porti. Ormai abituati e quasi assuefatti da queste macabre notizie di cronaca, questo brano grida ad alta voce un messaggio di umanità, accoglienza e condivisione.

L’invito alla condivisione è ancora protagonista in "Sula nu puei stare" che vede la partecipazione del primo dei due ospiti internazionali: Bombino, eccezionale chitarrista e cantautore del Niger e tra i maggiori fautori del successo globale del "desert blues". Tracciando una rotta tra il Salento, con l’espressione tipica del canto e del dialetto, e l’Andalusia, con la ritmica fortemente ispirata alla buleria, il trio approda nel Nord Africa dove il terzinato tipico resta al contempo così vicino alla pizzica pizzica salentina. Con Bombino il risultato è un rito propiziatorio fatto di corde di chitarre che si intrecciano, un groove di tapan e percussioni che esorta alla danza e al dialogo senza pregiudizi, l’invito alla solidarietà verso il prossimo a discapito dell’individualità.

"Onde" è un racconto sul continuo mutamento, in cui il mare risuona ovunque, dal dolce movimento che può cullare prima di trasformarsi in onda anomala e distruggere, facendo tabula rasa. Custodisce al proprio interno numerose metafore e molteplici stati d’animo che come le onde marine possono assumere mille forme. Le onde elettromagnetiche, che rappresentano l’elettricità del trio, propagano il suono e l’energia emotiva. In fisica l’onda trasmette energia senza spostare materia, immagine che rispecchia quanto accade dal vivo tra Maria e il suo pubblico, quando la sua voce può graffiare la pelle o donare una delicata carezza al cuore. Il nuovo sound, intriso della potenza espressiva della chitarra elettrica di Ernesto Nobili con la sua personale ricerca effettistica, e delle percussioni customizzate di Cristiano Della Monica, contiene e porta con sé le tracce delle metropoli urbane pur conservando le radici profonde e ben salde della tradizione del Sud Italia.

La sua interpretazione profonda e penetrante è per lo spettatore un’esperienza rara e preziosa e ha reso Maria Mazzotta una delle voci più intense del panorama della world music europea: "Onde" è uno spettacolo da vivere in pieno lasciandosi accompagnare e guidare da un’interprete unica.

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