BITONTO - Entra nel vivo l’omaggio di Bitonto al «genius loci» Tommaso Traetta, tra i massimi rappresentanti della cosiddetta scuola napoletana e operista che influenzò la riforma del melodramma del Settecento. Dopo l’anteprima corale nel centro storico, la diciannovesima edizione del Traetta Opera Festival per la direzione artistica di Vito Clemente è prevista sabato 14 e domenica 15 settembre (ore 20.30) con la rappresentazione dell’opera «Il cavaliere errante». Il doppio appuntamento è in programma nel Teatro Comunale Traetta di Bitonto, che proprio con l’esecuzione di questo dramma eroicomico riaprì i battenti nel 2005, prendendo il nome del grande compositore.
Traetta musicò «Il cavaliere errante» per Venezia nel 1778, su libretto di Giovanni Bertati. E ora questo titolo appartenente all’ultima produzione del musicista pugliese va in scena per il Traetta Opera Festival in una versione per pianoforte e clavicembalo diretta dallo stesso Vito Clemente (autore della revisione a quattro mani con Roberto Duarte) e la regia multimediale di Maurizio Pellegrini, con la direzione di scena è affidata a Stefania Paparella, il disegno luci di Andrea Mundo, le illustrazioni dell’Hamelin Studio, l’animazione video di Vertigo Imaging e i costumi di Maria Rosa Catalano. «Siamo in una storia di maghi e cavalieri che sembra quasi tirata fuori dal proprio tempo - spiega Pellegrini - una storia che ho immaginato accennando al non finito, lasciando spazio allo spettatore e all’interprete di giocare con l’immaginazione».
Nel «Cavaliere errante» Traetta sviluppò il lato amabile del suo talento, donando leggerezza all’espressione musicale, subito dopo essersi imposto nel mondo del melodramma su binari differenti rispetto al panorama musicale italiano del suo tempo, per aver anticipato con l’«Antigona», andata in scena a San Pietroburgo il 1772, gli ideali di riforma associati a Gluck in realtà già avvertiti anche da altri compositori.
A cimentarsi con parodie, recitativi, arie virtuosistiche e tòpoi del «Cavaliere errante» successivamente utilizzati da Mozart a Rossini, ci sono Nico Franchini ed Elena Finelli nei ruoli dei due nobili protagonisti, Guido, paladino di Francia, e Arsinda, nobile donzella francese che del prode cavaliere è profondamente invaghita, peraltro ricambiata. Ma di lei è innamorato anche il principe spagnolo Stordilano (Marco Saccardin), che la fa rapire e confinare in un’isola incantata, dove con i sortilegi del mago Ismeno (Davide Romeo) tenterà di convincerla a sposarlo. Ma Arsinda riuscirà a tornare tra le braccia del paladino Guido che, grazie all’aiuto della maga buona Melissa (Donatella De Luca), ed insieme al fedele scudiero Calotta (Nicola Napoli), riuscirà ad annullare i sortilegi, a liberare l’amata e, infine, a sposarla. Completa il cast vocale Daniela Collica (Ruffina, damigella di Arsinda). Al pianoforte e al clavicembalo siederanno rispettivamente Piero Cassano e Michele Visaggi.
Costo dei biglietti 2 euro. Info 080.3742636 - www.traettafestival.it - biglietteria@traettafestival.it
Traetta musicò «Il cavaliere errante» per Venezia nel 1778, su libretto di Giovanni Bertati. E ora questo titolo appartenente all’ultima produzione del musicista pugliese va in scena per il Traetta Opera Festival in una versione per pianoforte e clavicembalo diretta dallo stesso Vito Clemente (autore della revisione a quattro mani con Roberto Duarte) e la regia multimediale di Maurizio Pellegrini, con la direzione di scena è affidata a Stefania Paparella, il disegno luci di Andrea Mundo, le illustrazioni dell’Hamelin Studio, l’animazione video di Vertigo Imaging e i costumi di Maria Rosa Catalano. «Siamo in una storia di maghi e cavalieri che sembra quasi tirata fuori dal proprio tempo - spiega Pellegrini - una storia che ho immaginato accennando al non finito, lasciando spazio allo spettatore e all’interprete di giocare con l’immaginazione».
Nel «Cavaliere errante» Traetta sviluppò il lato amabile del suo talento, donando leggerezza all’espressione musicale, subito dopo essersi imposto nel mondo del melodramma su binari differenti rispetto al panorama musicale italiano del suo tempo, per aver anticipato con l’«Antigona», andata in scena a San Pietroburgo il 1772, gli ideali di riforma associati a Gluck in realtà già avvertiti anche da altri compositori.
A cimentarsi con parodie, recitativi, arie virtuosistiche e tòpoi del «Cavaliere errante» successivamente utilizzati da Mozart a Rossini, ci sono Nico Franchini ed Elena Finelli nei ruoli dei due nobili protagonisti, Guido, paladino di Francia, e Arsinda, nobile donzella francese che del prode cavaliere è profondamente invaghita, peraltro ricambiata. Ma di lei è innamorato anche il principe spagnolo Stordilano (Marco Saccardin), che la fa rapire e confinare in un’isola incantata, dove con i sortilegi del mago Ismeno (Davide Romeo) tenterà di convincerla a sposarlo. Ma Arsinda riuscirà a tornare tra le braccia del paladino Guido che, grazie all’aiuto della maga buona Melissa (Donatella De Luca), ed insieme al fedele scudiero Calotta (Nicola Napoli), riuscirà ad annullare i sortilegi, a liberare l’amata e, infine, a sposarla. Completa il cast vocale Daniela Collica (Ruffina, damigella di Arsinda). Al pianoforte e al clavicembalo siederanno rispettivamente Piero Cassano e Michele Visaggi.
Costo dei biglietti 2 euro. Info 080.3742636 - www.traettafestival.it - biglietteria@traettafestival.it