Ex Ilva, Pagano (PD): 'Governo vuole truccare le carte. Basta far pagare il conto ai tarantini'


TARANTO
– "Gli ultimi decreti sull’ex Ilva dimostrano che l’atteggiamento di questo Governo verso Taranto e i tarantini non è cambiato affatto. Lo Stato è corresponsabile del disastro ambientale causato dall’acciaieria e dovrebbe assumersene gli oneri, anche nell’ottica di offrire al futuro acquirente condizioni di gestione finanziariamente sostenibili. Al contrario il Governo Meloni continua a far pagare il conto alla comunità: da un lato togliendo altri 250 milioni di euro alle bonifiche per garantire la continuità produttiva, dall’altro affidando al gestore la responsabilità di fornire il rapporto di valutazione del danno sanitario. Estromettere autorità competenti come ISPRA, Arpa Puglia e ASL Taranto per lasciare carta bianca al gestore può portare a un solo, scontato esito: siccome il controllato è anche il controllore di se stesso, non farà fatica a truccare le carte". Così Ubaldo Pagano, deputato pugliese del Partito Democratico.

"Il Governo Meloni pensa di poter bypassare le leggi e autorizzare il ritorno a una produzione smodata a Taranto con gli stessi impianti inquinanti di quindici anni fa. Con tutte le battaglie portate avanti nella scorsa legislatura, a partire dalle risorse assicurate per il DRI, pensavamo che un punto fosse ormai stato fissato: mai più anteporre le esigenze produttive al diritto alla salute e a un ambiente salubre. La destra, invece, pur di liberarsi dell’ex Ilva, rimette in discussione tutto ciò, mettendo all’angolo gli enti che rappresentano e vigilano il territorio e calpestando ancora una volta i diritti dei cittadini. Noi ci opporremo a tutto questo, come abbiamo sempre fatto. Se occorre dare garanzie al futuro acquirente, dev’essere lo Stato a provvedere con risorse proprie e non coi soldi dei tarantini".