Screening neonatale: in Puglia un check-in ogni 50 secondi grazie alla robotica
BARI – La rivoluzione della robotica collaborativa arriva nello screening neonatale, riducendo i tempi di elaborazione dei test del 30%. All’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari, il progetto Aphel Lab della Predict S.p.A. ha reso possibile un check-in ogni 50 secondi, automatizzando i processi di validazione dei prelievi neonatali destinati ai test per 62 malattie rare.
Come funziona Aphel Lab
Aphel Lab è una piattaforma avanzata di intelligenza artificiale che integra robot sanitari collaborativi per supportare il personale medico e infermieristico. Il progetto, attivo dal maggio 2024, ha permesso di processare in otto mesi oltre 30.000 cartoncini dried blood spot (DBS) provenienti da tutti i punti nascita e neonatologie di Puglia e Basilicata.
L’automazione del check-in è garantita dai robot:
- Aphel Kronos, che scansiona digitalmente i cartoncini, verifica il codice a barre e assegna un codice identificativo univoco per il tracciamento.
- Aphel Hermes, che trasporta i campioni già processati al personale sanitario per i test.
Grazie a questa innovazione, i dati anagrafici vengono inseriti in un sistema digitale unificato, accessibile a tutte le neonatologie, consentendo l'immediata presa in carico dei neonati in caso di esiti positivi.
Un modello replicabile in tutta Italia
"Siamo orgogliosi dei risultati ottenuti con Aphel Lab. Se applicato a livello nazionale, questo sistema potrebbe supportare le unità di screening neonatali, riducendo i tempi di elaborazione e permettendo al personale di concentrarsi sulla diagnosi e sul trattamento delle malattie rare", ha dichiarato Angelo Gigante, Presidente e Amministratore Delegato di Predict.
Nel 2024, l’ospedale ha identificato 31 neonati affetti da malattie rare, tra cui 7 casi ereditari riconducibili alle madri. Questo ha permesso diagnosi prima della comparsa dei sintomi, migliorando le prospettive di trattamento.
Puglia all’avanguardia nella diagnosi precoce
La Puglia è una delle regioni leader in Italia per lo screening neonatale esteso (SNE), che include test per 62 malattie rare, tra cui:
✅ Atrofia muscolare spinale (SMA)
✅ Ipertiroidismo congenito
✅ Fenilchetonuria
✅ Fibrosi cistica
Oltre al supporto nei laboratori, il robot Aphel Hermes sarà presto impiegato anche in sala d’attesa, dove intratterrà i bambini riducendo lo stress prima dei prelievi di routine.
Grazie alla robotica e all’intelligenza artificiale, la diagnosi precoce diventa sempre più veloce ed efficace, con un impatto significativo sulla salute dei neonati e sulle strategie di prevenzione.
