Torna in libreria Gaetano Mele con ‘La luce nella bellezza’
VITTORIO POLITO - Torna in libreria Gaetano Mele col suo tascabile “La luce nella bellezza” (WIP Edizioni).
Una serie di dediche e riflessioni tutte rigorosamente in lingua, tranne una, “Nu Parche”, dal momento che Mele, esperto in dialetto barese ha scritto anche altre pubblicazioni nella lingua di casa nostra e non solo. È appena il caso di ricordare che insieme a Giuseppe Gioia e Francesco Signorile è coautore del corposo dizionario bilingue Barese/Italiano e Italiano/Barese “Per non dimenticare” (WIP Edizioni) che sta interessando i cultori e i poeti che si dilettano del nostro dialetto, ma torniamo a noi.
La poesia in dialetto citata è un lamento per la mancanza nella nostra città di un vero e proprio parco in un capoluogo, “ricco” solo di palazzi, cemento, rotatorie e qualche giardino un po’ curato. Troppo poco per una grande città.
Scrive Alessandro Lattarulo, che cura la Collana Editoriale di Narrativa e Poesia, la poesia di Gaetano Mele “potrebbe definirsi poesia della mancanza i cui versi risuonano come un testamento di vita. Il più autentico lascito per i più giovani, sovente annoiati dal troppo benessere”.
Per rendersi conto della bontà della silloge di Mele bisogna leggere i contenuti che sono vari e significativi.
Un esempio? Quella che dà il titolo al tascabile.
Luce nella bellezza
Non chiuderò gli occhi
per sognare.
Li terrò
volutamente aperti.
Dovrò soltanto
saper vedere
quella luce,
non più ignorata,
che
in tanta bellezza,
animandosi,
vivifica
il senso vero
della vita.