Tensione a Beirut: attacco aereo israeliano contro edificio nella periferia sud

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BEIRUT - La tensione in Medio Oriente è tornata a salire dopo che un aereo da caccia israeliano ha lanciato un missile contro un edificio nella periferia sud di Beirut, nel quartiere di Hadath, precedentemente oggetto di un ordine di evacuazione da parte dell'esercito israeliano. L'esplosione, riferisce il quotidiano L'Orient le Jour, è stata avvertita a chilometri di distanza e nella zona si registrano ancora spari in aria. Al momento, non risultano vittime.

Israele ha giustificato l'attacco affermando che l'edificio ospitava "missili di precisione" appartenenti al gruppo sciita Hezbollah, considerati una "minaccia significativa per lo Stato di Israele". In una dichiarazione congiunta, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Israel Katz hanno ribadito che "Israele non permetterà a Hezbollah di rafforzarsi" e hanno ritenuto il governo libanese "direttamente responsabile" per non aver ostacolato le attività del gruppo armato.

Nel frattempo, sul fronte diplomatico, il premier del Qatar Abdulrahman al-Thani ha dichiarato di "aver visto progressi nei colloqui su Gaza", come riferito da Al Jazeera. A Doha, nei giorni scorsi, è giunto il capo del Mossad David Barnea per un incontro con al-Thani, segnale della crescente pressione internazionale per trovare una via d'uscita al conflitto in corso.

Hamas, da parte sua, ha avanzato una nuova proposta nei negoziati: la liberazione di tutti gli ostaggi israeliani ancora detenuti in cambio del ritiro completo dell'esercito israeliano (IDF) dalla Striscia di Gaza e di un cessate il fuoco di cinque anni. Un funzionario di Hamas, mantenendo l'anonimato, ha riferito all'AFP che il movimento islamista è disposto a uno scambio di prigionieri "in un'unica soluzione" senza accettare accordi parziali.

La situazione umanitaria nella Striscia di Gaza continua a peggiorare: nelle ultime 24 ore si contano almeno 51 vittime, tra cui 7 morti in un raid aereo israeliano che ha colpito tende di sfollati a Hamad City.

Sul fronte nucleare, intanto, in Oman è iniziato il terzo round dei negoziati tra Teheran e Washington, ulteriore segnale di una regione in fermento, tra scontri armati e tentativi di dialogo.