“Fai schifo. Muori”: insulti, minacce e violenze alla moglie, avvocato di Bari sotto misura cautelare
BARI – “Fai schifo”, “Muori”, “Sei una donna inutile, incapace di fare la madre”. Sono solo alcune delle frasi pronunciate da un avvocato civilista barese di 36 anni nei confronti della moglie, vittima di una lunga serie di maltrattamenti fisici e psicologici che, secondo quanto emerso dall’inchiesta, sarebbero durati oltre dieci anni.
Le continue umiliazioni, minacce e aggressioni, che avrebbero avuto inizio quando la donna era incinta della primogenita, sono sfociate in una denuncia dopo l’ennesimo episodio di violenza. La vittima si è recata al Policlinico di Bari con evidenti lividi sulle braccia, dando così il via all’indagine che ha portato all’emissione di una misura cautelare nei confronti dell’uomo.
La giudice per le indagini preliminari Paola Angela De Santis ha disposto il divieto di avvicinamento alla moglie, con l’applicazione del braccialetto elettronico per garantirne la sicurezza. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’uomo avrebbe attuato un costante regime di controllo, svalutazione e sopraffazione, anche in presenza della figlia della coppia.
A supporto della denuncia della donna, sono state acquisite anche testimonianze dei suoi genitori e di amici comuni, che hanno confermato il clima di terrore domestico vissuto dalla vittima.
L’avvocato, interrogato nei giorni scorsi, ha negato ogni accusa. Tuttavia, le evidenze raccolte – tra cui lesioni documentate, messaggi e testimonianze – delineano un quadro preoccupante di violenza domestica prolungata e sistematica.
La vicenda riaccende l’attenzione sull’emergenza delle violenze in ambito familiare, che non risparmia nessuna classe sociale o professionale, e sottolinea ancora una volta l’importanza del coraggio di denunciare, della tutela delle vittime e della rapidità delle misure di protezione.
Le indagini sono ancora in corso.