Lecce, 'Cortili Aperti': Scipione Sangiovanni in concerto all'Apollo


LECCE
- Il Conservatorio di Musica Tito Schipa di Lecce, presieduto da Luigi Puzzovio e diretto da Corrado De Bernart, presenta domenica 25 maggio alle ore 21.00, presso il Teatro Apollo di Lecce, il concerto di Scipione Sangiovanni dal titolo Da Giraut de Bornelh a Carl Orff.

L’evento rientra nella rassegna "I Concerti del Conservatorio" ed è un omaggio speciale dell’Istituzione musicale all’Associazione Dimore Storiche Italiane in occasione del trentennale di Lecce Cortili Aperti.

Il concerto si terrà nella giornata di "Cortili Aperti", organizzata dalla Sezione Puglia di A.D.S.I. (Associazione Dimore Storiche Italiane), in collaborazione con il Comune di Lecce. Un evento di richiamo che attrae migliaia di visitatori nel centro storico della città, offrendo alla visita immobili storici di proprietà privata e pubblica, in particolare gli splendidi giardini custoditi dalle antiche costruzioni.

Per il pubblico del Teatro Apollo, Sangiovanni proporrà un originale viaggio musicale attraverso i secoli, con un programma inedito che accosta musica antica, barocco, jazz, pop e contemporaneo. Un’unica narrazione sonora in quattro suite, dove convivono brani appartenenti a epoche e generi differenti: dalla musica antica al jazz, dal barocco al pop, dal canto trobadorico medievale fino a Stromae.

In questa formula musicale inedita, il talentuoso maestro leccese, docente presso il Conservatorio Tito Schipa, condensa l’intero proprio cammino formativo, in un racconto sonoro che dissolve i confini cronologici e stilistici. Le barriere del tempo svaniscono, i canoni estetici si sublimano, mostrando che la musica è una sola, pur avendo generato molteplici forme, stili e linguaggi. L’antico e il moderno, il barocco e il jazz, il classico e il rock si sfiorano senza mai fondersi del tutto, dando vita a una catena musicale in cui gli opposti si attraggono, si confrontano e infine si ricompongono.

La Suite n. 1 si apre con Reis Glorios di Giraut de Bornelh, prosegue con Douce dame jolie di Guillaume De Machaut, Round Midnight di Thelonius Monk e The spinners di Georges Ivanovic Gurdjieff.

La Suite n. 2 comprende Lascia ch’io pianga di Georg Friedrich Haendel e la Ciaccona in re minore BWV 1004 di Johann Sebastian Bach nella trascrizione di Ferruccio Busoni.

La Suite n. 3 si sviluppa attraverso lo Studio op. 2 n. 1 di Alexander Scriabin, Everytime we say goodbye di Cole Porter e il brano anonimo del Cinquecento Tourdion – Quand je bois du vin clairet.

La Suite n. 4 conclude il programma con le Variazioni sul tema della Follia di Antonio Vivaldi, la Melodia da "Orfeo ed Euridice" di Christoph Willibald Gluck nella versione di Giovanni Sgambati, Alors on danse di Stromae e O fortuna di Carl Orff.

Un itinerario colto e appassionante, capace di unire epoche, linguaggi e suggestioni lontane, nel segno della bellezza e della libertà espressiva.