RSA di Troia e San Nicandro Garganico tornano alla gestione pubblica: Emiliano e Piemontese esaltano la svolta


FOGGIA
– Giornata storica per la sanità pubblica pugliese. Le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) di Troia e San Nicandro Garganico, da oggi, passano ufficialmente sotto la gestione diretta della ASL di Foggia, dopo anni di affidamento a un soggetto privato. Si tratta di un cambiamento sancito dall’articolo 26 della Legge regionale n. 39 del 29 novembre 2024, che ha avviato un processo di internalizzazione fortemente voluto dal governo regionale.

“Abbiamo fatto una scelta coraggiosa e rispettosa della nostra storia. Restituire queste RSA alla gestione pubblica significa restituire dignità ai lavoratori e garantire continuità e qualità ai pazienti”, ha dichiarato il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, sottolineando l’importanza di un'azione concertata con il Consiglio regionale, fondata su visione politica e responsabilità amministrativa.

A rafforzare il messaggio è stato l’assessore regionale alla Sanità e vicepresidente della Regione, Raffaele Piemontese, che ha visitato le due strutture nel primo giorno di gestione pubblica:

“Oggi è una giornata importante per la sanità pubblica pugliese. Il nostro obiettivo resta quello di garantire cure e assistenza della massima qualità alle persone più fragili”.

Con il passaggio alla ASL, 74 lavoratori – tra sanitari, amministrativi e tecnici – entrano ora a far parte del servizio pubblico, un cambiamento che, secondo Piemontese, non deve restare un episodio isolato:

“È un passaggio che vogliamo rendere strutturale e non temporaneo. Sebbene la norma sia stata impugnata dal Governo nazionale, siamo convinti della legittimità del processo e lo stiamo difendendo dinanzi alla Corte Costituzionale”.

L’assessore ha voluto ringraziare la Direzione Generale della ASL Foggia, guidata da Antonio Nigri, e tutto il personale coinvolto nella transizione, oltre alle famiglie dei pazienti, che con le loro segnalazioni e il loro sostegno hanno contribuito a rendere possibile questo cambio di rotta.

“Abbiamo scelto di rafforzare la sanità pubblica, tutelare i lavoratori e garantire servizi migliori ai cittadini. Una scelta che difenderemo con determinazione, nel rispetto della legge e dei diritti delle persone più fragili”, ha concluso Piemontese.

Il ritorno alla gestione pubblica rappresenta un segnale forte nella direzione di una sanità più vicina ai cittadini, più trasparente e orientata alla tutela dei diritti di pazienti e operatori.