Svolta nella guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina: pausa nei dazi per 90 giorni


GINEVRA - Un importante passo verso la distensione della lunga guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina è stato raggiunto. Durante un intenso weekend di negoziati, svoltosi tra sabato 10 e domenica 11 maggio in Svizzera, le due potenze economiche hanno annunciato una sospensione parziale dei dazi doganali per un periodo di 90 giorni, che inizierà entro il 14 maggio. Questo accordo, che segna una significativa pausa nel conflitto commerciale, prevede modifiche alle tariffe applicate sui beni tra i due Paesi, ma non pone fine ai dazi in modo definitivo.

I dettagli dell'accordo

Secondo quanto stabilito, entrambe le nazioni hanno concordato di ridurre le tariffe applicate sui rispettivi beni. In particolare, gli Stati Uniti abbasseranno le tariffe sui beni cinesi dal 145% al 30%, mentre la Cina ridurrà le tariffe sui beni americani dal 125% al 10%. La decisione di sospendere i dazi per 90 giorni è stata presa con l'obiettivo di alleggerire la tensione commerciale e favorire un clima di maggiore collaborazione tra i due Paesi.

Entro il 14 maggio, gli Stati Uniti modificheranno l’applicazione dell'aliquota aggiuntiva su alcuni prodotti cinesi, sospendendo il 24% di tale aliquota per un periodo di 90 giorni, mantenendo un 10% sulle restanti merci. La Cina seguirà una simile procedura, sospendendo una parte della sua aliquota aggiuntiva sui beni statunitensi, mentre manterrà il 10% sui prodotti rimanenti.

Proseguiranno i dialoghi economici

Nonostante la pausa nei dazi, le discussioni tra i due Paesi proseguiranno. Le delegazioni saranno guidate dal vicepremier cinese He Lifeng e dal segretario al Tesoro degli Stati Uniti Scott Bessent, supportati dal rappresentante per il Commercio Jamieson Greer. I colloqui potrebbero svolgersi alternativamente in Cina, negli Stati Uniti o in un Paese terzo, a seconda degli sviluppi e degli accordi tra le parti.

Bessent: "Non vogliamo il disaccoppiamento"

In una conferenza stampa tenutasi a Ginevra, Scott Bessent ha rassicurato che nessuna delle due parti desidera il disaccoppiamento delle economie. "Quello che vogliamo è una Cina più aperta ai beni americani", ha dichiarato, sottolineando l'importanza di mantenere una relazione economica bilaterale vantaggiosa per entrambi i Paesi.

Relazione bilaterale cruciale per l'economia globale

La dichiarazione congiunta ha evidenziato come Usa e Cina riconoscano l'importanza delle loro relazioni economiche per l'economia globale, dichiarando di voler lavorare per una cooperazione sostenibile e reciprocamente vantaggiosa. Entrambe le nazioni hanno espresso il desiderio di mantenere un dialogo aperto, continuo e rispettoso per garantire un futuro stabile e prospero per le rispettive economie e per l’intero commercio mondiale.

L'atteggiamento pragmatico della Cina

La diplomazia di Pechino ha reso noto che la Cina intende adottare un atteggiamento pragmatico, con l'obiettivo di risolvere le divergenze commerciali con gli Stati Uniti attraverso dialoghi franchi e consultazioni paritarie. Il fine ultimo è ampliare le collaborazioni, esplorando nuove opportunità per la cooperazione economica e per stabilizzare l'economia globale.

Questo accordo segna un momento positivo nel contesto delle relazioni economiche internazionali, ma le sfide rimangono, e sarà necessario continuare il dialogo per evitare ulteriori escalation.

Prossimi passi

L'accordo sui dazi è solo il primo passo. La vera sfida sarà mantenere il dialogo e risolvere le questioni più complesse che persistono tra le due potenze, non solo in termini di dazi, ma anche in relazione ad altri temi cruciali come la proprietà intellettuale e l'accesso ai mercati. La comunità internazionale seguirà con attenzione i prossimi sviluppi per comprendere se la pace commerciale tra Usa e Cina si evolverà in una cooperazione più profonda e duratura.