Tragedia durante il recupero del Bayesian: muore sub olandese a 50 metri di profondità
PORTICELLO – Dramma al largo di Porticello: un sub è morto questo pomeriggio durante un’immersione a 50 metri di profondità nell’ambito delle operazioni di recupero del Bayesian, il veliero di lusso affondato nella notte del 19 agosto scorso. La vittima si chiamava Robcornelis Maria Huijben Uiben, 39 anni, cittadino olandese e dipendente della società specializzata Hebo.
Ancora da chiarire le cause del decesso. Secondo le prime informazioni, al vaglio degli inquirenti ci sarebbero due ipotesi principali: un improvviso malore o un guasto tecnico alla bombola di ossigeno, forse persino uno scoppio.
L’incidente ha scosso l’intera squadra impegnata nell’operazione di sollevamento del relitto, un'operazione considerata complessa e ad alto rischio, ma necessaria per far luce su quanto accaduto otto mesi fa nel naufragio del Bayesian, in cui morirono sette delle ventidue persone a bordo, tra cui il magnate statunitense George Lynch e un membro dell’equipaggio.
Il recupero del relitto
Le operazioni per il recupero del veliero sono cominciate nei giorni scorsi, sotto la supervisione della TMC Marine, la società che coordina i lavori. Il 3 maggio è arrivata nel porto di Termini Imerese la gru galleggiante Hebo Lift 10, la seconda delle imbarcazioni impiegate per riportare a galla il relitto. La prima, Hebo Lift 2, era giunta il primo maggio ed è stata già utilizzata per analisi e lavori preparatori nella zona dell’affondamento, a poche miglia dalla costa di Porticello.
Le indagini, intanto, proseguono per fare piena chiarezza tanto sulla dinamica del naufragio quanto sulla morte del sommozzatore, il cui contributo era essenziale per il recupero dei materiali e degli elementi utili all’inchiesta.
La morte di Uiben rappresenta un ulteriore momento doloroso in una vicenda già tragica, che ha segnato profondamente non solo i familiari delle vittime, ma anche la comunità internazionale coinvolta nel recupero e nella ricerca della verità.