Tragedia nel Brindisino: la Porsche viaggiava a oltre 250 km/h prima dello schianto fatale
BRINDISI – Emergono nuovi, inquietanti dettagli sull’incidente stradale che ha sconvolto la provincia di Brindisi nella tarda serata di venerdì 3 maggio, costato la vita a tre giovani: il 22enne Luigi Perruccio, alla guida della vettura, e le 21enni Sara Capilunga e Karina Ryzkhov.
Secondo le prime ricostruzioni dell'inchiesta coordinata dalla Procura di Brindisi, la Porsche sulla quale viaggiavano i tre amici aveva toccato una velocità di oltre 250 chilometri orari pochi minuti prima di perdere il controllo, finire fuori strada, ribaltarsi e incendiarsi contro un albero, lungo la strada provinciale che collega Torchiarolo a Lendinuso.
L'auto era stata noleggiata poche ore prima dell’impatto da Perruccio presso un’agenzia del capoluogo brindisino. L’elevata velocità e le condizioni del tratto stradale potrebbero aver giocato un ruolo decisivo nella dinamica dello schianto.
Particolarmente drammatica la storia di Karina Ryzkhov, che era arrivata in Italia dall’Ucraina nei mesi successivi allo scoppio della guerra. Viveva a Torchiarolo con una famiglia italiana che, dopo l’incidente, ha ricevuto un alert sullo smartphone collegato al sistema di localizzazione del veicolo. Proprio grazie a quel segnale è stato possibile raggiungere il luogo del tragico impatto.
Le indagini, affidate alla polizia locale di Torchiarolo e coordinate dal pubblico ministero Giuseppe De Nozza, stanno ora approfondendo tutti gli aspetti del caso, a partire dalle condizioni tecniche del veicolo, noleggiato regolarmente, e dai dati registrati dal sistema GPS che ha permesso di accertare la folle velocità raggiunta poco prima della tragedia.
I tre giovani erano molto conosciuti nei rispettivi comuni di residenza. La comunità locale è sconvolta e si prepara ora a dare l’ultimo saluto alle vittime, mentre cresce l’indignazione e il dolore per una tragedia che poteva forse essere evitata.