Violenta aggressione allo Stadio San Nicola: indagini in corso, identificato uno degli aggressori


BARI
– Potrebbe esserci un regolamento di conti personale all’origine della brutale aggressione avvenuta allo Stadio San Nicola durante la partita Bari-Pisa, sfociata in una violenta contestazione contro la dirigenza biancorossa. Le immagini dell’uomo pestato davanti al figlio in lacrime hanno fatto il giro d’Italia, suscitando sdegno e indignazione da parte dell’opinione pubblica e del mondo sportivo.

L’episodio si è consumato sotto gli occhi increduli dei presenti: un uomo è stato aggredito fisicamente nei pressi degli spalti, mentre il figlio minorenne, visibilmente scosso, assisteva in lacrime alla scena. Secondo le prime indiscrezioni, la vittima, che avrebbe riportato contusioni ma non ferite gravi, non sarebbe intenzionata a sporgere denuncia, forse per timore di ritorsioni o per scelta personale.

Nonostante ciò, la Polizia di Stato ha immediatamente avviato un’indagine d’ufficio. Grazie alla visione delle immagini di videosorveglianza e ai filmati circolati sui social, uno degli aggressori è già stato identificato, e nelle prossime ore potrebbe scattare un provvedimento formale nei suoi confronti.

L’episodio ha riacceso i riflettori sul tema della sicurezza negli stadi e sul clima di tensione crescente tra una parte della tifoseria e la società calcistica del Bari. Il gesto violento, avvenuto in un luogo che dovrebbe essere di condivisione sportiva e familiare, ha gettato un’ombra pesante sull’ambiente biancorosso, già scosso da risultati deludenti e malumori interni.

Le forze dell’ordine continuano le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e identificare eventuali altri responsabili. Intanto, dalla società e dalle istituzioni cittadine ci si attende una presa di posizione netta per condannare l'accaduto e riaffermare il principio che la violenza, dentro e fuori dagli stadi, non può mai essere tollerata.