Antimo Verde racconta Raffaella Carrà in un libro speciale e inedito







Un libro per rendere omaggio ad una grande icona della tv italiana. E' in libreria ''Raffaella Carrà, una leggenda in tre minuti'', il racconto dello scrittore Antimo Verde dedicato all'indimenticabile Raffaella Carrà.

Un libro che parte dagli inizi della sua carriera, fino alla sua improvvisa scomparsa: il volume, che consta di ben 382 pagine, oltre a raccontare in una sorta di diario le imprese della bionda showoman, raccoglie un’innumerevole  mole di dati, molto spesso inediti, soprattutto sulle esperienze all’estero di Raffaella. Episodi e  racconti, il più delle volte, sconosciuti non solo ai fans, ma anche a tanti che nel corso della sua  straordinaria carriera, l’hanno seguita e amata. 

Dopo un’introduzione generale, partendo dai primi  passi nello spettacolo, con esperienze nel mondo dei fotoromanzi, del teatro e del cinema, si arriva  analiticamente agli anni ’70, che vedono l’esplosione del fenomeno Carrà, con le sue trasmissioni, i  suoi spettacoli e le sue canzoni.

Il volume è rifinito da una  completa e minuziosa appendice di tutti i settori in cui si è misurata la Carrà tramite l’ausilio  dell’elaborato e meticoloso lavoro di ricerca effettuato dall’autore, durato anni, che si è avvalso di  reperti e documenti rari e originali e che gli hanno permesso di raccontare, così come mai accaduto  prima, in maniera completa e dettagliata, la carriera di quella straordinaria artista che si è rivelata essere un vero e proprio fenomeno culturale e sociale.

Chi è l'autore: Antimo Verde, giornalista, docente, autore, conduttore radiotelevisivo, scrittore, regista teatrale,  direttore del magazine Tv-Generation si interessa da sempre della storia della televisione, del costume  e dello spettacolo italiano e internazionale pubblicando sull'argomento vari contributi. Tra le sue  pubblicazioni, Mito in tre minuti, La Tv che ha cambiato la tivù, La Tv che ha fatto la tivù, Tv 
Generation e La Tv è tutta un quiz.


Cosa rappresenta per te Raffaella Carrà?

Raffaella rappresenta il senso della passione e della dedizione al proprio lavoro, e soprattutto la professionalità, anche se a lei non piaceva questo termine. Indubbiamente, il suo esempio, il suo ecletticismo e la sua versatilità, in tutte le forme dell'arte, hanno decisamente influito sul sul mio percorso personale e professionale.


Nel nuovo libro dedicato all’indimenticabile Raffaella, ci sono curiosità e racconti inediti?

Attraverso un lavoro capillare e dettagliato di ricerca di documenti e fonti varie ho voluto raccontare una Carrà inedita, poco nota, non solo al grande pubblico, ma anche dai suoi più accaniti estimatori. Ho cercato di dare un quadro completo di un'artista conosciuta e ammirata in tutto il mondo proprio attraverso aneddoti e curiosità che avvalorano il motivo per cui è così universalmente amata.


Hai mai avuto modo di incontrarla?

Ho avuto la fortuna di incontrarla e vederla tante volte, soprattutto mentre era all'opera in qualche preparazione di un suo spettacolo, e ogni volta era una magia. Ma non potrò mai dimenticare la prima volta che mi ha stretto la mano, sono stato attraversato da una vera scarica di energia. Nonostante siano passati anni, e ricordo quel momento, riprovo ogni volta la medesima sensazione, come se fosse successo oggi.


Quando ti sei appassionato di spettacolo?

In realtà, lo spettacolo mi ha sempre interessato e affascinato da bambino, e ciò mi ha portato a misurami in tante forme di arte, dal teatro alla Tv e alla radio. Ho sempre, poi, cercato di approfondire con la ricerca e lo studio con la raccolta di materiale e documenti, che mi hanno permesso, poi, di costituire un archivio immenso grazie al quale ho potuto scrivere e pubblicare testi attinenti.



 

Da bambino chi erano i tuoi idoli?

Mi sono sempre piaciuti i quiz televisivi, con cui mi divertivo ancora a cimentarmi. Pertanto, Mike Bongiorno è divenuto da subito il mio idolo, seguendo con interesse e piacere le sue trasmissioni negli anni. Il suo stile, il suo modo di proporsi e di presentare mi hanno sempre ispirato, tanto da diventare un vero e proprio modello di riferimento.

Cosa ti piace e cosa bocci della tv di oggi?

Della Tv di oggi mi piace ben poco, poiché, a differenza di quella del passato, è fatta in maniera frettolosa e superficiale, oltre ad essere principalmente costituita da format stranieri. Pertanto, boccio la mancanza di proposizione di programmi originali e scritti da autori nostrani, e proprio per lo stesso motivo, apprezzo, invece, le serie televisive prodotte interamente da società italiane, in particolare, quelle che raccontano la vita dei nostri più amati personaggi. Storie che devono essere raccontate, per far sì che vengano conosciute anche dalle nuove generazione, per non essere mai dimenticate.