Italia Viva Lecce scende in campo a sostegno del referendum abrogativo per dire NO al potenziamento del filobus in città
LECCE - È una battaglia di democrazia diretta per restituire ai leccesi la voce sulle scelte che riguardano il futuro della loro mobilità. Un futuro che deve essere costruito con la partecipazione dei cittadini, non calato dall’alto senza confronto e senza una valutazione trasparente delle reali esigenze del territorio.
È importante sottolineare come questo investimento, dal costo di diversi milioni di euro, non porterà benefici alla viabilità né una soluzione al problema del traffico. Al contrario, rischia di aggravare la situazione, mantenendo una struttura rigida e poco flessibile, in contrasto con le moderne politiche di mobilità, che puntano a mezzi elettrici, agili, a basso impatto e in grado di adattarsi alle esigenze di una società in continuo mutamento.
È per questo che Italia Viva Lecce ha deciso di sostenere la raccolta delle 6.000 firme necessarie per indire il referendum, uno strumento di democrazia dal basso che consentirà ai leccesi di esprimersi in modo chiaro sulla questione.
È importante ricordare che questo progetto non figurava né nel programma elettorale di Adriana Poli Bortone né nelle Linee Programmatiche di Mandato, presentate dal sindaco all’inizio del suo mandato. I cittadini, quindi, non sono stati informati né chiamati ad esprimersi su questo punto fondamentale per la mobilità urbana.
È il momento di restituire la parola ai leccesi sulle scelte che determinano il futuro della loro città.