Zucchero incanta Bari: fa tappa al San Nicola il Tour “Overdose d’Amore 2025” tra blues, emozioni e grandi ricordi
LUIGI GRIECO. BARI - Prima tappa del Tour Overdose d’Amore 2025, Zucchero Fornaciari torna al
grande pubblico, live, dopo i successi che lo hanno visto attraversare 35
nazioni, nei due anni immediatamente precedenti.
Lo Stadio San Nicola diventa l’anfiteatro perfetto, illuminato da una Luna che a volte consuma, dove far vibrare, lungo una scala discendente, le note blues di uno spirito nel buio, ripercorrendo attraverso grandi classici, il suo legame con la bassa Padana e quei legami familiari che hanno reso “intimo” il concerto, narrando attraverso le parole di Francesco De Gregori, di Diamante.
Il concerto, dunque, è stato espressione di una visione, anche critica, della società attraverso un modello ritmico, quale è quello della cassa a dritta ma anche un racconto introspettivo, in cui il Cappellaio Matto dalla Lingua di Cuoio, ha narrato dello stato di prostrazione, sublimato, che ha dato luogo a Misere e della scoperta, nella musica classica, di due grandi amicizie, Bocelli e Big Luciano.
Non sono mancati richiami a Miles Davis e Bono, lungo una scaletta che come un dolce dondolio ha descritto il sentiero percorso e le esperienze vissute dal grande artista, analizzandole nelle loro molteplici sfaccettature. Grande energia e dunque visione che hanno coinvolto il pubblico del San Nicola.
Lo Stadio San Nicola diventa l’anfiteatro perfetto, illuminato da una Luna che a volte consuma, dove far vibrare, lungo una scala discendente, le note blues di uno spirito nel buio, ripercorrendo attraverso grandi classici, il suo legame con la bassa Padana e quei legami familiari che hanno reso “intimo” il concerto, narrando attraverso le parole di Francesco De Gregori, di Diamante.
Il concerto, dunque, è stato espressione di una visione, anche critica, della società attraverso un modello ritmico, quale è quello della cassa a dritta ma anche un racconto introspettivo, in cui il Cappellaio Matto dalla Lingua di Cuoio, ha narrato dello stato di prostrazione, sublimato, che ha dato luogo a Misere e della scoperta, nella musica classica, di due grandi amicizie, Bocelli e Big Luciano.
Non sono mancati richiami a Miles Davis e Bono, lungo una scaletta che come un dolce dondolio ha descritto il sentiero percorso e le esperienze vissute dal grande artista, analizzandole nelle loro molteplici sfaccettature. Grande energia e dunque visione che hanno coinvolto il pubblico del San Nicola.