Mola di Bari, il 31 luglio in scena la 6ª Rassegna Molese del dialetto e delle lingue locali
ANTONIO PALUMBO - Il 17 gennaio di ogni anno si celebra in tutta Italia la
Giornata Nazionale del Dialetto e delle Lingue Locali.
Venne istituita nel 2013 dall’Unione Nazionale delle Pro Loco (UNPLI) con
l’obiettivo di esaltare e promuovere il patrimonio linguistico italiano come
valore fondamentale per l’identità culturale collettiva.
Nel 2023 ebbi l’idea, quindi, di promuovere, in collaborazione con l’Università della Terza Età (UTE) di Mola, una rassegna dei nostri dialetti, coinvolgendo amici poeti, attori e musicisti di Terra di Bari che declamassero brani e poesie, musiche o brevi sketch espressamente nel proprio vernacolo.
L’iniziativa ebbe enorme successo, per cui, oltre la data canonica del 17 gennaio di ogni anno, si decise di istituire anche una rassegna estiva da rappresentarsi nell’ultima settimana di luglio. Siamo quindi giunti alla sesta edizione (terza estiva), utilizzando contenitori “di pregio” del Comune di Mola (Chiostro del Monastero di Santa Chiara, sala ed atrio interno del Castello Angioino, nonché la capiente Chiesa del Sacro Cuore, col beneplacito del parroco don Franco Fanizza, grande estimatore del dialetto).
Nel tempo le adesioni pervengono anche da altri paesi della Puglia e diventa sempre più difficile “accontentare” tutti quelli che vogliono aderirvi, pur limitando il tempo d’intervento nei tre/quattro minuti concessi ad ognuno, senza rischiare di far notte.
Nel 2023 ebbi l’idea, quindi, di promuovere, in collaborazione con l’Università della Terza Età (UTE) di Mola, una rassegna dei nostri dialetti, coinvolgendo amici poeti, attori e musicisti di Terra di Bari che declamassero brani e poesie, musiche o brevi sketch espressamente nel proprio vernacolo.
L’iniziativa ebbe enorme successo, per cui, oltre la data canonica del 17 gennaio di ogni anno, si decise di istituire anche una rassegna estiva da rappresentarsi nell’ultima settimana di luglio. Siamo quindi giunti alla sesta edizione (terza estiva), utilizzando contenitori “di pregio” del Comune di Mola (Chiostro del Monastero di Santa Chiara, sala ed atrio interno del Castello Angioino, nonché la capiente Chiesa del Sacro Cuore, col beneplacito del parroco don Franco Fanizza, grande estimatore del dialetto).
Nel tempo le adesioni pervengono anche da altri paesi della Puglia e diventa sempre più difficile “accontentare” tutti quelli che vogliono aderirvi, pur limitando il tempo d’intervento nei tre/quattro minuti concessi ad ognuno, senza rischiare di far notte.
